Con la prima molitura 2015, al Frantoio Nobile la stagione olivicola si apre nel segno dell’esperienza umana e agricola

Con la prima molitura 2015, al Frantoio Nobile la stagione olivicola si apre nel segno dell’esperienza umana e agricola

L’Azienda Nobile ha aperto le porte del frantoio inaugurando la stagione olivicola 2015. La prima molitura ufficiale è stata effettuata sabato 12 settembre senza attendere ottobre, come storicamente accade, perché è proprio il periodo coincidente con la vendemmia che si rivela ottimale per garantire un olio extravergine di oliva di assoluta qualità.
In continuo rinnovamento, l’azienda rosolinese che punta sulle migliori tecnologie in fase di lavorazione e stoccaggio, in questo angolo di Sud Est si distingue anche per ospitalità e fattore umano. Dal 1904, infatti, è depositaria della conoscenza dei metodi di coltivazione ma anche della plurisecolare storia dell’olivo e dell’olio in Sicilia, tutti insegnamenti che quotidianamente sono messi a disposizione di cultori e coltori della terra. Un approccio sempre più apprezzato dietro cui si celano storie di vita.

È il caso di Lorenzo e Monica, lui torinese ma direttore di una grossa azienda siciliana, lei catanese, due giovani che in vacanza nelle campagne netine, dopo essersi innamorati dei paesaggi offerti dalla Riserva di Vendicari, sono fuggiti dalla città per acquistare un terreno collinare che scivola sui pantani conferendo all’olio una certa sapidità e un profumo intenso. Il loro sogno di una neonata azienda si è concretizzato nel pomeriggio di sabato all’interno del Frantoio Nobile partecipando alla prima molitura di stagione partita proprio con la produzione del loro olio. Non lavoratori ma amici quelli che in C/da Bimmisca hanno officiato il rito della raccolta delle olive assieme alla coppia. “Abbiamo effettuato la raccolta rigorosamente a mano – ha commentato Lorenzo- avvalendoci solo dell’ausilio del pettine per accarezzare e non deturpare le piante, così come consigliatoci, vivendo il legame con la terra e il prodotto biologico”.

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A guidare loro non solo tra gli uliveti ma anche in azienda Emanuele Nobile, che a partire dalla singola oliva ne ha analizzato grandezza e colore fornendo delucidazioni sul processo di molitura a freddo, e preziosi accorgimenti che serviranno loro durante le future raccolte. Qui il silenzio della campagna ha lasciato spazio a montagne di olive che rotolando da una parte all’altra, sono state trasportate, cernite, lavate, macinate, scomposte, sprigionando un profumo intenso ed avvolgente che ha colpito i sensi e si è impresso nella memoria di chi si è lasciato incantare dalla magia della colata di olio.

DSC_0498La visita in azienda si è conclusa con la degustazione in anteprima dell’olio extravergine appena prodotto sotto gli insegnamenti dell’agronomo Giovanni Minardo che ha spiegato come riconoscere un buon olio e la sua importanza nella dieta mediterranea.

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“L’olio extra vergine di oliva si distingue generalmente per il rapporto tra acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, per il contenuto quantitativo e qualitativo delle sostanze fenoliche tra cui acidi fenolici, alcoli fenolici, secoridoidi, lignani e flavonoidi, che sono tutti potenti antiossidanti, e della vitamina E. Il piccante – ha concluso l’agronomo rosolinese portando al naso il bicchierino contenente olio appena molito- è sinonimo di qualità. Quest’olio infatti non contiene conservanti, né altre essenze artificiali, ed è un prodotto assolutamente sano”.

DSC_0547Divulgare la storia e la cultura dell’olivo e dell’olio di oliva di qualità tutelando e promuovendo l’ambiente ed il paesaggio olivicolo sono cardini dell’azienda Nobile. “È l’amore per la nostra terra e la passione che ci animano ogni giorno. Da cinque generazioni, portiamo avanti una tradizione di famiglia che continua a essere orientata ad una produzione agricola dalle caratteristiche naturali ottenendo prodotti di qualità garantita e certificata” ha concluso Emanuele Nobile, stretto dall’abbraccio di chi è tornato a casa con la consapevolezza di aver contribuito alla produzione di quello che sarà etichettato a suo nome al termine di una giornata in cui corpo e spirito si sono uniti in una gioia dimenticata: l’armonia del benessere fisico con la mente purificata dallo stress quotidiano.

Alessandra Brafa

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