Controlli dei Carabinieri, impresa di Rosolini “sospesa” perchè trovata con 3 lavoratori in nero su 3

Controlli dei Carabinieri, impresa di Rosolini “sospesa” perchè trovata con 3 lavoratori in nero su 3

I Carabinieri del N.I.L. e del Comando Provinciale, congiuntamente a Funzionari esperti in materia di Sicurezza sul Lavoro dell’Ispettorato Territoriale e con il supporto di Tecnici del Servizio Prevenzione Salute in Ambiente di Lavoro dell’ASP, su impulso e d’intesa con i rispettiviDirigenti dell’I.T.L. e dell’Azienda Sanitaria Provinciale, hanno eseguito 10 accessi ispettivi e controllato le posizioni lavorative di 49 dipendenti.

I controlli degli ultimi quindici giorni si sono svolti in diversi Comuni del territorio provinciale al fine di rendere uniforme la presenza dello Stato in difesa della legalità.

Individuati 21 lavoratori in nero su 49 posizioni lavorative verificate, ossia quasi un lavoratore su due è stato scoperto privo di ogni tutela previdenziale ed assicurativa. “Il ricorso al lavoro nero resta un fenomeno ancora difficile da debellare” – come sottolinea il Dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro Dott. Michelangelo Trebastoni – “nonostante siano previste sanzioni fino a 36.000 euro per ogni lavoratore occupato in nero”.

In conseguenza dell’attività ispettiva, sono state sospese 5 attività imprenditoriali per avere impiegato  lavoratori in nero oltre la soglia del 20 % della forza occupata al momento dell’accesso ispettivo.

In particolare, la sospensione dell’attività è stata disposta in:

  • un ristorante di Pachino, che aveva occupato 2 camerieri su 3  in nero. (66,6%);
  • un ristorante di Siracusa che aveva occupato 2 camerieri su 8  in nero. (25%);
  • una impresa edile di Rosolini che aveva occupato 3 manovali su 3 in nero. (100%);
  • un agriturismo di Palazzolo Acreide, che aveva occupato 3 operai su 4 in nero. (75%);
  • un B&B di Cassibile, che aveva occupato 1 cameriere su 3 in nero. (33%).

Sono stati inoltre deferiti alla Procura della Repubblica del Tribunale di Siracusa, tre imprenditori che avevano installato irregolarmente impianti di videosorveglianza che consentivano il controllo dei dipendenti, in violazione delle norme contenute nello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/70) e nel decreto legislativo di tutela della privacy (D.Lgs 196/03),

Le sanzioni amministrative e le ammende complessivamente contestate ammontano a quasi € 80.000,00.

I controlli dei Militari del N.I.L., costantemente supportati dai Colleghi dell’Arma Territoriale, proseguiranno anche in orario pomeridiano e notturno, oltre che nelle giornate festive, al fine di arginare il dilagante ricorso al lavoro “nero” al quale sono costretti a sottostare disoccupati bisognosi di lavorare e che spesso – come sostenuto dal Comandante Provinciale dei Carabinieri  Col. Luigi Grasso, sono incolpevoli vittime di sfruttamento da parte di datori di lavoro senza scrupoli.

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