Dichiarazioni di Sinistra Italiana Rosolini all’indomani del voto

Dichiarazioni di Sinistra Italiana Rosolini all’indomani del voto

“La Sicilia non è cambiata. Chi si aspettava la Rivoluzione a Cinque stelle è rimasto deluso. Alla fine hanno vinto i soliti. L’ineffabile Musumeci, soprattutto il suo codazzo rappresenta il peggio ed i siciliani, seguendo una consolidata tradizione, confermano la fatale attrazione per il peggio.
Ascolteremo nelle prossime ore le solite litanie sul voto di scambio, sui posti promessi, sui favori. Certo, vi è tutto ciò. Ma va detto che, in larga misura, chi sceglie il peggio, assai spesso lo fa senza alcun tornaconto personale. Lo fa per antica vocazione al servaggio, per precisa scelta di campo. I siciliani che si recano a votare – ormai ben al di sotto della metà degli aventi diritto – in larghissima maggioranza non subiscono un qualche ricatto.
Fatta questa premessa, una riflessione la merita quello che è accaduto al PD. Per questo partito, forse il 5 novembre è stata una buona giornata. A volte perdere senza attenuanti, incassare un secco tre a zero, può essere utile. Può esserlo, però, solo se si hanno gli strumenti per usare la sconfitta. Gli strumenti stanno nei numeri. Il professor Micari incassa un consenso che, stando a primi dati, è di circa cinque punti sotto il voto raccolto dalle liste della sua coalizione. Significa una sola cosa: chi lo doveva sostenere ha usato il voto disgiunto, facendo votare la propria lista, ma un altro candidato presidente (verosimilmente Musumeci). Un’operazione decisa a tavolino per ricollocarsi rapidamente nelle nuova area di maggioranza. Il personale politico imbarcato in questi anni dal PD in Sicilia è costituito da reduci della peggiore DC e dagli eredi (spesso anche biologici) dei vecchi notabili, con l’aggiunta di una pattuglia di ex Lombardiani ed ex esponenti di Forza Italia. Il Pd per fare massa ha imbarcato chiunque, mica solo gli uomini di Alfano e Cardinale. Com’era facile prevedere, alcuni hanno cambiato casacca prima delle elezioni, altri hanno tradito il professor Micari ad urne aperte. Questo è il famoso “centro”, perno del progetto politico di un genio assoluto come Davide Faraone (il vero grande regista della sconfitta del PD in Sicilia). Per correre dietro a questi figure il Pd ha tagliato la sua ala sinistra. Al di la di ogni valutazione etica, si rileva che mettersi dentro questi personaggi in termini pragmatici è stata una perdita secca.
Stando ai fatti della nostra amata città, la famosissima città dove tutti vanno a quel paese, il cavaliere nostrano si aggiudica per la terza volta la poltrona al palazzo d’Orleans riconfermando una buona fetta di voti locali ottenuti con molto sudore e sacrificio politico che solo chi è del mestiere sa fare.
A far allargare ancor di più le labbra con sorrisi sarcastici i veri polentoni, è il neo deputato leghista – noi con Salvini siciliani che nonostante le fantastiche parole dette dai Bossi’s friend nei nostri confronti, (forse soffrono di problemi celebrali,)sono riusciti a rimuoverli con una velocità assoluta riuscendo ad ottenere la poltrona a Palermo.
Ma un po’ di ottimismo lo mettiamo anche noi, si proprio noi, che nonostante tutto in meno di due mesi siamo riusciti a far capire ad una buona parte di siciliani onesti cos’è la politica del popolo grazie al nostro candidato Claudio Fava. Questi 128.000 voti siciliani per Claudio Fava continuano a ronzarci per la testa. Sono tanti? Sono pochi? E allora siamo andati un po’ indietro nel tempo a fare un po’ di raffronti. E ce ne sono un paio che fanno un po’ riflettere. Nel 1996 Rifondazione Comunista in Sicilia prese 115.000 voti, cioè il 4,3%. Nello stesso anno c’erano state anche le elezioni politiche e al proporzionale rifondazione fece l’8,57%. E nel 2006 la lista “Uniti per la Sicilia” che raccoglieva tutte le sigle a sinistra del Pds prese 127.000 voti, cioè il 5,2%. Nello stesso anno alle elezioni politiche le stesse forze portarono a casa un monte totale del 12,52%.
Adesso auguriamo buon lavoro al neo presidente e alla nuova giunta affinchè svolgano al meglio l’arduo lavoro di far ripartire questa meravigliosa terra. Viva la Sicilia, Viva i Siciliani”.
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