Eroina nascosta nello specchietto retrovisore, arrestato dai Carabinieri, il Giudice lo rimette in libertà

Eroina nascosta nello specchietto retrovisore, arrestato dai Carabinieri, il Giudice lo rimette in libertà

Proseguono i servizi posti in essere dai Carabinieri della Compagnia di Noto finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati, con particolare riguardo al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso del fine settimana i Carabinieri hanno concentrato gli sforzi sul territorio del comune di Rosolini: raccogliendo e sviluppando le segnalazioni di diversi residenti che hanno riferito di insoliti via vai di persone in determinate zone della cittadina, i Carabinieri hanno organizzato un mirato servizio impiegando, in sinergia tra di loro, militari in uniforme e personale in abiti civili, effettuando numerosi posti di controllo alla circolazione stradale, ponendo in essere una serie di perquisizioni finalizzate alla ricerca di armi, refurtiva e sostanze stupefacenti.
In particolare, nella mattinata di sabato 24 giugno, i Carabinieri della Stazione di Rosolini hanno tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente Memetel Vasile, cittadino rumeno classe 1980, da anni stabilmente residente in Italia, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.
Nello specifico, i Carabinieri, nel corso di un posto di controllo alla circolazione stradale, hanno proceduto ad un controllo di polizia all’autovettura dell’uomo. Ma Memetel Vasile, nonostante i documenti di guida e di circolazione fossero in regola, è apparso da subito particolarmente agitato. I militari, insospettiti da tale atteggiamento, hanno pertanto deciso di procedere a perquisizione personale e veicolare che si concludeva con esito positivo: occultate nella calotta a posta a copertura dello specchietto retrovisore destro venivano rinvenute 12 dosi di sostanza stupefacente del tipo eroina, dal peso complessivo di circa 5 grammi.
Espletate le formalità di rito, il giovane è stato dichiarato in arresto e successivamente rimesso in libertà con decreto motivato dell’Autorità Giudiziaria non sussistendo l’esigenza di richiedere l’applicazione di misure cautelari coercitive.

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