Essap: un patrimonio ereditato di 1.300.000 euro. Piazza Civica: “Neanche un euro per la casa di riposo, volontà della defunta Sipione”

Essap: un patrimonio ereditato di 1.300.000 euro. Piazza Civica: “Neanche un euro per la casa di riposo, volontà della defunta Sipione”

Il patrimonio dell’Essap di ben 1.300.000 euro sotto i raggi “X” da parte di Piazza Civica. E’ stato questo l’argomento della conferenza stampa che si è svolta lunedì sera con Pippo Incatasciato che ha denunciato lo stato di abbandono della villa “Sipione-Masaracchio”, lasciata dalla defunta Maria Mauro Sipione all’Opera Pia per creare una casa di riposo.

“Per portare a compimento quella casa la signora Sipione ha lasciato un patrimonio di ben 1.300.000 euro –ha detto Incatasciato-, che producono introiti consistenti ogni anno in affitti di terreni ed immobili. Di questi soldi neanche il consiglio di amministrazione dell’Essap che si è succedo negli anni non ha speso neanche un euro per la casa di riposo. Questa è mala gestione”.

I conti sono stati resi noti dal segretario Corrado Latino facendo notare come l’Essap introiti ogni anno 55 mila euro di canoni d’affitto dei terreni e 42 mila euro per l’affitto dei locali di via Meli in cui attualmente è ospitata l’istituto superiore agrario. “Nella relazione allegata all bilancio di previsione 2014 dicono che sono inattivi come assistenza, allora perché sono state inserite voci di 11.000 euro per trasferte, 23 mila euro per spese generali, 3.500 euro per il consiglio di amministrazione? Spero che queste domande trovino una risposta perché vorremmo capire come mai dalla gestione secondaria, che è quella riguardante l’affitto dei terreni e degli immobili, non si sia poi passati a realizzare la gestione primaria che era quella della realizzazione della casa di riposo?”.

Nella conferenza è stata ospite l’architetto Stefania Lupo che sei anni fa ha si è trovata a redigere una tesi di laurea proprio sulla villa Sipione-Masaracchio.

“Ho avuto modo di accedere a questo edificio previo permesso del pastore che l’occupava -ha detto l’architetto Lupo-. Lo scenario che mi sono trovata davanti non è stato bello con parte del tetto crollato. Per non parlare della presenza di animali vari e pecore. Peccato, perché dal punto di vista architettonico è veramente importante”.

La “stoccata” finale è stata dell’ex assessore ai Lavori Pubblici Carmelo Di Stefano. “Forse non tutti sanno che il catanese Masaracchio, che ha sposato la rosolinese Sipione, era il medico personale di Mussolini. Quindi c’è anche una forte valenza storica in quella casa. La riflessione che faccio è questa: La signora Mauro vedova Sipione nel 1982 ha fatto una donazione corposa e importante. Ed in questa donazione la villa doveva essere adibita alle persone anziane e casa di riposo, agli “ultimi” di Rosolini, al popolo. Dall’82 ad oggi i terreni e gli immobili sono stati affittati, facendo entrare un fiume di denaro nelle mani dell’Essap, ma non un solo centesimo è stato speso per l’oggetto della donazione. E non solo: l’immobile non è stato nemmeno custodito a dovere. Per questo riteniamo che l’Essap vada sciolto”.

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