Gli studenti dell’Archimede alla scoperta delle “sane” tradizioni locali

Gli studenti dell’Archimede alla scoperta delle “sane” tradizioni locali

Tra le molteplici attività che l’I.I.S. “Archimede” pone in essere, anche nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro, nel corrente anno scolastico è stato proposto agli alunni delle terze classi dell’indirizzo “Enogastronomia e ospitalità alberghiera” un percorso interdisciplinare extracurriculare della durata di 15 ore, intitolato “Sostenibilità, innovazione e sana alimentazione”. Il progetto è stato svolto nel mese di aprile e ha avuto come referenti le prof.sse G. Di Dio e C. Scollo, docenti rispettivamente di Scienze degli alimenti e di Tecniche Amministrative.
Scopo dell’iniziativa è stato quello di promuovere tra i destinatari la cultura d’impresa e i valori della tradizione, dell’innovazione, della sostenibilità e della sana alimentazione.
Nei primi due incontri gli studenti, con la guida delle docenti, oltre ad individuare le caratteristiche nutrizionali ed economiche di due produzioni alimentari tipiche del nostro territorio (la carruba e la mandorla), hanno potuto riflettere sugli effetti che la recente maggiore attenzione dei consumatori nei confronti dell’ambiente e della salute ha avuto sull’attività produttiva delle imprese. Attraverso attività laboratoriali e ricerche sul web, gli allievi si sono infatti resi conto che il numero delle imprese che vendono prodotti sani, biologici e sostenibili è in continua crescita e che proprio grazie a questa “scelta responsabile” esse riescono ad ottenere un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.
Questa tendenza è riscontranbile anche nel contesto territorriale locale, dove sono sempre più numerosi gli imprenditori, soprattutto giovani, che cercano di fondere insieme le tradizioni locali, per di più agricole, con un orientamento alla sostenibilità, all’innovazione e alla smart technology.
Per avere un riscontro pratico di quanto appreso in aula, sono stati organizzati due incontri presso due  imprese locali appartenenti alle filiere produttive legate alla carruba e alla mandorla: “IlCar s.r.l.” e “Aruci”.


La prima è un’azienda che ormai da decenni si occupa  della lavorazione e della trasformazione delle carrube al fine di ottenere prodotti utilizzati nel settore zootecnico e in quello alimentare.  “Aruci” è invece una giovane impresa che produce e vende dolci tipici locali a base di carruba, mandorla, sesamo utilizzando materie prime biologiche e a km0. Entrambe hanno trasformato la tradizione in una fonte di guadagno e hanno  saputo sfruttare a livello economico i vantaggi delle nuove tecnologie sia in campo produttivo che in campo commerciale, riuscendo così a raggiungere anche i mercati esteri.
In occasione delle due visite, oltre ad assistere alle fasi del processo produttivo, gli alunni hanno intervistato i titolari delle aziende, ponendo loro domande da loro stessi preparate e dirette a conoscere la storia di ciascuna impresa, i loro prodotti, le materie prime, i mercati di sbocco e le politiche di comunicazione e di marketing attuate.
Gli incontri in aula e soprattutto il confronto diretto con le due realtà imprenditoriali hanno aperto agli allievi prospettive di riflessione nuove fino a quel momento ignorate. In particolare, gli alunni non solo hanno appreso l’importanza di un’alimentazione sana, basata su prodotti locali e biologici, ma hanno anche potuto confrontarsi con la testimonianza concreta del successo imprenditoriale di chi è riuscito a  valorizzare le  tradizioni locali e può rappresentare adesso per i giovani uno stimolo a seguire le proprie orme nel percorso dell’autoimprenditorialità e del “fare impresa”.
Prof.ssa Carmen Scollo

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