La precisazione di Don Bruno: “Non ho paura degli extracomunitari e non ho fatto nessuna intervista”

La precisazione di Don Bruno: “Non ho paura degli extracomunitari e non ho fatto nessuna intervista”

Pubblichiamo integralmente una precisazione di don Bruno Carbone giuntaci in redazione a seguito del nostro articolo pubblicato sabato scorso dal titolo: “Il parroco don Bruno Carbone: “la notte abbiamo paura”. Di seguito pubblichiamo anche la risposta del direttore del Corriere Elorino.

 

Carissimo Direttore, non Le nascondo che sono rimasto molto turbato per quello che Lei ha pubblicato sul suo giornale online dopo la manifestazione della benedizione delle vetture e moto della Polizia Municipale, avvenuta in piazza Garibaldi sabato 27 c.m.

Tengo a chiarire che io non ho dichiarato nulla in intervista e nemmeno per via di scritto. La verità è solo questa: alla fine della cerimonia, trovandomi a parlare con la dott.ssa. Malandrino con la quale ci siamo scambiati alcune idee circa il grave problema della sicurezza in città, segnalando un fenomeno strano che si verifica in piazza Masaniello, sotto i portici del comune e sotto la porta del circolo S. Luigi, la presenza di gruppi di minorenni di extracomunitari che giocano in piazza o con la palla o con le arance, bevendo, gridando fortemente e litigando fino a notte fonda. Ho semplicemente detto che tutto questo provoca qualche disagio e qualche paura per la chiesa e per la macchina.

Io non ho paura degli extracomunitari, non mi danno nessun fastidio. Con essi ho un ottimo rapporto e sono aiutati quotidianamente. Per dirle la mia attenzione la mia cura pastorale nei loro confronti le rendo noto che proprio un extracomunitario agli arresti domiciliari, in accordo con il Giudice e l’avvocato è stato assunto all’Oratorio Buon Pastore allo scopo di inserirlo, farlo lavorare e soprattutto dimostrare la stima. Vorrei concludere affermando che gli extracomunitari non mi fanno paura e hanno tutta la mia stima e rispetto sacerdotale.

Sac. Bruno Carbone

 

La risposta del direttore

Pubblichiamo con piacere la precisazione di don Bruno Carbone, stimatissimo parroco della Chiesa Madre “San Giuseppe” di Rosolini, e nel contempo vorremmo riportare la nostra versione, senza alimentare inutili polemiche, spiegando i motivi che hanno portato alla pubblicazione dell’articolo.

L’articolo pubblicato sul sito www.corriereelorino.it, prende spunto dalla “richiesta pubblica” esternata, microfono alla mano, da don Bruno Carbone alla dottoressa del commissariato di Polizia di Pachino, Maria Antonietta Maladrino, nel corso del suo intervento in piazza Garibaldi, intervento che si è concluso con la benedizione della autovetture in dotazione al Corpo della Polizia Municipale. E’ vero, nessuna intervista diretta e niente di scritto. Abbiamo voluto semplicemente amplificare il grido d’allarme lanciato “pubblicamente”, grido d’allarme che ci è sembrato sentito e urgente. Abbiamo riascoltato il suo intervento nelle registrazioni in nostro possesso, e adesso pubblichiamo con piacere la precisazione che spiega meglio il suo pensiero.

Non era intenzione turbare nessuno. Conosciamo l’impegno costante e assiduo della Chiesa e del parroco nei confronti delle persone disagiate, impegno sempre svolto in sordina lontano dai clamori della stampa.

Ribadiamo la stima al parroco don Bruno Carbone e rimaniamo a sua completa disposizione per qualsiasi ulteriore precisazione sulla vicenda.

Ferdinando Perricone

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