“Un sorriso tra le sbarre”. Gli scout “Rosolini 2” in visita al carcere di Augusta

“Un sorriso tra le sbarre”. Gli scout “Rosolini 2” in visita al carcere di Augusta

Sabato 25 marzo noi ragazzi del clan “Sirio” del gruppo scout “Rosolini 2” ci siamo recati presso l’istituto “Casa reclusione di Augusta” per portare un messaggio di gioia e di speranza ai detenuti. Accompagnati dai capi Ivana Arangio, Giovanni Galazzo e Corrado Mandolfo, abbiamo visitato uno dei più moderni e innovativi carceri della Sicilia. Siamo stati accolti dal direttore del carcere, il dottore Antonio Geraldi, che ci ha informati riguardo l’organizzazione e le regole dell’istituto. Poi è intervenuta la docente Michela Italia, volontaria presso il carcere, che ci ha spiegato le attività svolte dai detenuti. Con grande stupore abbiamo scoperto che molti di essi partecipano alle numerose attività didattiche e anche ai progetti organizzati dalla direzione durante i quali lavorano, studiano, cantano, recitano e fanno attività fisica. Successivamente abbiamo fatto un tour dell’istituto, visitando diverse aree: la zona colloqui, dove i detenuti incontrano i propri familiari, il parco giochi, la cucina, la biblioteca, la scuola, il teatro, la palestra e l’officina fabbri dove diversi carcerati lavorano. Infine abbiamo visitato la sezione (alta sicurezza) e le celle dove i detenuti alloggiano, qui abbiamo tenuto un confronto con loro, scoprendo in essi molta umanità e gentilezza. Ci hanno raccontato le loro esperienze di vita, cercando di metterci in guardia sugli errori che si possono commettere alla nostra età. Ponendo domande, leggendo la Bibbia e cantando canzoni, ci siamo impegnati a diffondere il nostro messaggio di amore e fratellanza. Questa esperienza ci è servita a recepire il loro grido d’aiuto: ci siamo resi conto che la loro preoccupazione è rivolta non tanto verso loro stessi, ma verso i loro familiari, che la società etichetta ingiustamente definendoli mafiosi anche se sono persone oneste e impedendogli di vivere una vita normale. In conclusione alle attività svolte abbiamo consegnato al direttore una targa in segno di riconoscimento e di gratitudine.

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