50 anni di cammino neocatecumenale, al parco Giovanni Paolo II inaugurato il pannello celebrativo alla presenza del vescovo di Noto

50 anni di cammino neocatecumenale, al parco Giovanni Paolo II inaugurato il pannello celebrativo alla presenza del vescovo di Noto

La Parrocchia della Chiesa Madre lunedì 9 giugno ha inaugurato un pannello per celebrare i cinquanta anni del Cammino Neocatecumenale in Città. Il pannello (cm 100 x 180) ha al suo centro il volto di Carmen Hernandez, iniziatrice insieme a Kiko Argüello del Cammino nato tra i baraccati di Palomeras Altas a Madrid nel 1964.

“Un’esperienza – afferma il Dott. Aldo Baglieri, Responsabile della prima delle otto Comunità Neocatecumenali che attualmente sono presenti nella Parrocchia della Chiesa Madre – che certamente ha segnato diverse generazioni nella nostra Città di Rosolini. Negli anni immediatamente successivi al Concilio Vaticano II, per rispondere alle nuove istanze della Società e della Chiesa, fu Mons. Corrado Contarina, del quale proprio quest’anno abbiamo celebrato i dieci anni dalla sua morte, a voler intraprendere questo percorso di fede per sé e per la sua Parrocchia”.

Le prime Catechesi di evangelizzazione si tennero nella Quaresima del 1974; Rosolini è stata tra le prime Parrocchie che in Sicilia ha conosciuto e accolto il Cammino. Il Cammino è stato ispirato ed è un dono di iniziazione alla fede per annunciare ai “lontani” l’amore di Dio per ogni uomo, un Dio che parte dagli ultimi, dagli “scartati” della società, un Dio che non si scandalizza del peccato degli uomini ma che è venuto proprio per quanti riconoscendo il loro peccato bramano dissetarsi a quella “sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna” (Gv 4,14).

Il Cammino Neocatecumenale è stato riconosciuto, confermato e incoraggiato da tutti i Papi come strumento dello Spirito Santo per ravvivare la Chiesa nel suo essere “discepola” e “apostola” in questo nostro tempo, luogo e opportunità donata a tutti gli uomini per sperimentarsi “amati da Dio” senza alcuna pretesa e condizione: Dio ti ama come sei! Oggi il Cammino è presente in oltre 135 Nazioni.

Migliaia di fratelli e sorelle in tutto il mondo devono a questa esperienza la rinascita della loro vita, la rigenerazione del loro matrimonio e delle loro famiglie. Papa Francesco, in una delle Udienze concesse al Cammino, ha affermato che “Il Cammino ha un proprio carisma, una propria dinamica, un dono che come tutti i doni dello Spirito ha una profonda dimensione ecclesiale” (Francesco, 1.2.2014).

Andrea, Responsabile dell’Equipe che conduce il Cammino nella nostra Diocesi, nell’accogliere calorosamente il Vescovo e tutti i fratelli convenuti, ha ribadito che “L’annuncio della buona notizia, la celebrazione settimanale della Parola di Dio e dell’Eucarestia, l’iniziazione cristiana vissuta gradualmente in piccole comunità ha portato in questi anni frutti di conversione nella vita di tanti fratelli che si trovavano nelle più diverse situazioni, anche di sofferenza profonda, ha ricostruito matrimoni distrutti o in difficoltà, ha permesso alle coppie di aprirsi alla vita accogliendo i figli che il Signore donava e di trasmettere loro la fede, ha portato a riconciliazioni che sembravano impossibili, ha ispirato vocazioni al sacerdozio ed alla vita monastica, ha donato lo zelo per annunciare il Vangelo”.

Certamente il Cammino deve molto agli Iniziatori, Kiko Argüello e Carmen Hernandez, quest’ultima morta il 19 luglio 2016 e della quale è in corso il processo di Beatificazione. Una donna forte, ispirata, umile, ma soprattutto una donna – come ha scritto Papa Francesco di lei – con “una lunga esperienza marcata dal suo amore a Gesù e da un grande entusiasmo missionario”. L’amore per Gesù Cristo, che ha seguito lottando con tutta se stessa, l’ha portata a spendere la sua intera vita per l’annuncio della Buona Notizia in ogni angolo della terra. La sua vita è stata tutta per l’evangelizzazione, una donna, insieme ad un uomo, vissuti per la implantatio Ecclesiae, a volte sfidando non poche persecuzioni.

Noi guardiamo a Carmen perché ha fatto sua la Parola del Vangelo; come Gesù, ha vissuto per l’evangelizzazione, Carmen non si è risparmiata di annunciare in giro per il mondo la compassione di Dio. Con la sua parola ha messo nella verità liberante del Vangelo tutti coloro l’hanno ascoltata. Ha indicato la direzione della ‘Chiesa in uscita’, forte solo della chiamata ricevuta e consapevole delle sue debolezze e fragilità umane. Come Abramo, ha creduto e si è lasciata condurre. Con la sua testimonianza di battezzata, ci ricorda sempre che la Chiesa non esiste in funzione di sé stessa ma per portare Cristo agli uomini, per annunciare il Vangelo alle genti. Ci affidiamo alla sua intercessione perché ogni battezzato possa avvertire la bellezza della missione ad intra e ad extra”.

Don Luigi Vizzini

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