
A Rosolini un nuovo medico di famiglia: è la dottoressa Vanessa Adamo, “accolta” nello studio della dottoressa Micieli
Una grande novità a Rosolini. Per la prima volta, due medici di medicina generale condividono lo stesso studio, lavorano fianco a fianco, si confrontano ogni giorno e collaborano per il bene dei pazienti. La dottoressa Francesca Micieli ha deciso di aprire le porte del suo ambulatorio alla giovane dottoressa Vanessa Adamo, spezzando un tabù ancora radicato: quello del medico di base come figura solitaria e in competizione.
Una scelta controcorrente, che diventa un messaggio forte: la medicina di famiglia può e deve essere rete, confronto, scambio. Non un orticello da difendere, ma uno spazio da coltivare insieme.

Le dottoresse con le loro famiglie per inaugurare l’ingresso della dottoressa Adamo nello studio della dottoressa Micieli
E la loro “apertura alla rete” e la loro visione di assistenza sanitaria va ben oltre l’ambulatorio sito in Via Roma, 66. Tanta è la collaborazione con altri giovani medici che Rosolini ha avuto l’onore di accogliere negli ultimi anni.
E l’ultima, determinata, preparata e con una grande passione per il suo lavoro è la dottoressa Vanessa Adamo, giovane rosolinese di 30 anni, che la dottoressa Francesca Micieli ha accolto nel suo studio, in Via Roma. Ognuna ha il suo ambulatorio, i suoi assistiti, e la parola d’ordine non è “concorrenza”, ma collaborazione.

Da sinistra: la dottoressa Francesca Micieli e la dottoressa Vanessa Adamo
“Ho scelto di fare medicina generale perché la figura del ‘Medico di Famiglia’, come dice il termine stesso, è colui che detiene le fila non solo della storia clinica, ma anche di quella personale e familiare del paziente. È il primo medico a cui ci si affida, da cui tutto ha inizio e a cui si ritorna sempre”, racconta la dottoressa Adamo.
Per lei, essere medico non significa solo diagnosticare e curare, ma costruire relazioni, dialogare, lavorare in rete. “Si tende a pensare alla medicina generale come un lavoro solitario, invece è un lavoro che permette confronto e collaborazione con tanti professionisti: specialisti, colleghi di base, operatori del territorio. Tutti con un unico obiettivo: il bene del paziente. E collaborare al giorno d’oggi è quello che ci permette di poter tenere alto il confronto con quello che è l’avvento di Internet e Google, dove tutti diventano medici di sé stessi. Spero che come i miei colleghi, che stimo molto e guardo con ammirazione, possa essere una risorsa e un appoggio per la nostra comunità”.
“Quando Vanessa mi ha chiesto di poter lavorare con me, sono stata felicissima – ha affermato la dottoressa Micieli. “La medicina di famiglia non deve essere vista come un piccolo orticello, ma come una rete di professionisti che si confrontano per il bene del paziente. Il fatto di avere due medici nello stesso studio, anche se ognuna ha i propri assistiti e il proprio ambulatorio, è un arricchimento, una crescita e un confronto continuo”.
Il loro legame nasce da una collaborazione formativa che si è trasformata in un rapporto professionale maturo. “Vanessa ha fatto tirocinio da me e ho subito visto le sue potenzialità. Non si tratta di una relazione tra docente e discente, ma di un confronto che alimenta ogni giorno la nostra passione per questa professione. Vanessa porta un’energia nuova che mi spinge a migliorarmi continuamente”, aggiunge.
Entrambe sono convinte: la medicina del futuro non si fa da soli. “Il paziente non è un numero né un pacchetto chiuso. Ha bisogni molteplici, complessi. Per questo serve una rete tra medici di famiglia e specialisti. La collaborazione non è un’eccezione: è la regola”, concludono.
Alla neo dottoressa Vanessa Adamo, gli auguri per un futuro professionale radioso da parte della redazione del Corriere Elorino.