
La giunta approva “lo studio di dettaglio”, si potranno demolire e ricostruire gli edifici del Centro Storico
Alla fine dell’articolo: le immagini esplicative. Nella foto in evidenza: a sinistra l’assessore Giuseppe Giannone, a destra un edificio di Via Roma catalogato come “edilizia di base parzialmente qualificata” in cui sarà possibile, tra gli interventi ammessi, anche la demolizione e ricostruzione.
La Giunta Comunale di Rosolini, con deliberazione del 26 maggio 2025, ha compiuto un passo formale importante per “affrontare il degrado e lo svuotamento” del centro storico”, l’area che nel Piano Regolatore Generale è identificata come “Zona A”. La delibera, per la sua totale approvazione, dopo il parere di Soprintendenza e Genio Civile, dovrà in seguito approdare in Consiglio Comunale.
Formalmente definito come “presa d’atto dello Studio di dettaglio della Zona A”, in concreto è un adeguamento alla legge regionale n.13 del 2015, una norma pensata per favorire il recupero del patrimonio edilizio nei centri storici. Come? Anche con la possibilità di demolire e ricostruire edifici, interventi che prima erano generalmente esclusi in zona A. È questa la grande novità per il centro storico rosolinese.
Lo studio è stato redatto dall’architetto Marina Consiglio (se ne discute dal 2018, amministrazione Corrado Calvo, qui l’articolo), a cui in questa fase hanno collaborato l’assessore Giuseppe Giannone e il Responsabile all’Urbanistica Giuseppe Santacroce, ed è stato, per semplificare, un’analisi approfondita del patrimonio edilizio del centro storico. Ogni singolo edificio è stato esaminato e classificato in una specifica tipologia precisando per ciascuna quali interventi sono ammessi.
Ecco, in via generale, come sono state classificate le case e gli edifici:
L’edilizia di base, quindi le comuni case del centro, che sono state a sua volta classificate in edilizia non qualificata (con poca o nessuna caratteristica architettonica tipica), parzialmente qualificata (che hanno mantenuto alcune caratteristiche tipiche ma hanno subito alterazioni) e qualificata (che hanno mantenuto totalmente le loro caratteristiche architettoniche tipiche).
L’edilizia di base qualificata speciale, come i palazzetti, cioè edifici grandi simili a palazzi, talvolta composti dall’unione di più unità, l’edilizia residenziale monumentale, cioè i palazzi storici residenziali con notevole valore architettonico, l’edilizia monumentale specialistica, cioè chiese o edifici pubblici di valore storico.
E infine, l’edilizia residenziale moderna non qualificata (case costruite a partire dagli anni ’50 con scarso carattere tipico), e l’edilizia specialistica moderna non qualificata (edifici non residenziali sorti dagli anni ’50 in poi, contemporanei).
Per tutti gli edifici nelle categorie “Non qualificate o Parzialmente qualificate”, che non hanno quindi alcun valore storico e architettonico, sarà consentita la demolizione e ricostruzione.
“Questo studio – ha dichiarato infatti l’assessore Giannone– frutto della collaborazione tra l’architetto Marina Consiglio, il geometra Giuseppe Santacroce e il sottoscritto, non è solo un piano per la rigenerazione urbana e il rilancio dell’intervento dei privati. Introduce una novità cruciale: per specifici edifici del centro storico che oggi presentano scarsa valenza o sono privi di caratteri architettonici tipici, e per i quali l’unica opzione era una costosa manutenzione straordinaria, sarà possibile procedere con interventi di demolizione e ricostruzione”.
“Questa nuova prospettiva – ha continuato – è fondamentale: renderà economicamente più vantaggioso e funzionalmente più efficace intervenire su tali immobili, permettendo di realizzare abitazioni moderne e adeguate agli standard odierni. Rappresenta un forte incentivo, in particolare per le giovani generazioni, che potranno così considerare di vivere nel centro storico in immobili nuovi o completamente rinnovati, superando le attuali difficoltà”.
Come potranno agire i proprietari di edifici del centro storico? Innanzitutto andando a verificare in quale tipologia è stata catalogata la propria struttura e di conseguenza si verrà a conoscenza di quali interventi sono ammessi.
“I cittadini – aggiunge l’assessore– possono collegarsi al sito istituzionale del Comune di Rosolini per prendere visione degli elaborati, magari assieme a un loro tecnico di fiducia, al fine di verificare come è stato valutato il loro edificio. Qualora il cittadino non si trovasse d’accordo con la classificazione, magari diversa dall’edificio del vicino a parità di caratteristiche, può farlo presente all’ufficio tecnico comunale che valuterà la richiesta”.
Cliccando qui è possibile visionare tutti gli elaborati.
Sotto, le immagini della planimetria e le catalogazioni. Da notare l’abbondanza di “colore blu” nel centro storico, tutta edilizia residenziale moderna non qualificata, con la possibilità di demolizione e ricostruzione.
Enrica Odierna

Planimetria di dettaglio
Interventi ammessi per ogni tipologia, rappresentata dai colori.