L’intelligenza artificiale per ingannare gli anziani: attenti alle truffe online

L’intelligenza artificiale per ingannare gli anziani: attenti alle truffe online

Articolo dal numero V del Corriere Elorino cartaceo

Nella foto in evidenza: a sinistra Pietro Cavallo, vittima di una truffa online, a destra un fermo immagine del video della truffa in cui è stata utilizzata l’immagine della Presidente Meloni.

In un’epoca in cui internet è uno strumento quotidiano per molti, aumenta purtroppo il rischio di cadere vittime di truffe online, in particolare quelle legate a promesse mirabolanti di guadagni facili. La storia del signor Pietro Cavallo, un pensionato di 78 anni di Rosolini, è un monito per tutti.
Il Signor Cavallo, che in vita sua ha “fatto di tutto“, compresi 15 anni di lavoro in Germania e 22 anni nell’azienda agricola “Colle d’Oro”, è ormai in pensione da 24 anni.
E da pensionato perché non investire qualche piccolo risparmio per cercare di mettere su qualche profitto extra?


Ed ecco che, seduto comodamente nel divano di casa, gli si presenta, navigando sulla nota piattaforma on line “Facebook”, quella che ha prima vista sembrava un’occasione da cogliere al volo. Si imbatte su un video sponsorizzato sulla pagina “Punto di Vista” che parlava di un piccolo investimento a fronte di un grande guadagno.
E ciò che ai suoi occhi ha reso il video credibile è stato vedere (o credere di vedere) una figura pubblica, come la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, parlarne. Ha pensato: “Per dirlo lei, vuol dire che è vero“. Il video prometteva guadagni elevati, addirittura “500 euro al giorno” che significano “3.500 alla settimana o 14.000 al mese”. Per guadagnare queste cifre sarebbe bastato un piccolo investimento di 250 euro.


Attratto da queste promesse, il 78enne ha messo online il suo nome, cognome e numero di telefono. È stato subito contattato e gli è stato chiesto quanto volesse mettere nella piattaforma. Nonostante l’offerta iniziale fosse di 250 euro, gli è stato “consigliato” di investire di più per guadagnare cifre maggiori. Parole che gli sono sembrate “amiche” tanto che alla fine ha deciso di investire 1.000 euro.
Gli interlocutori mantenevano i contatti, sostenendo che i soldi stavano “lavorando” o “crescendo”. Il suo investimento, stando sempre alle promesse dell’interlocutore, sarebbe arrivato a toccare 7.000 euro in pochi giorni. Ma quando il Signor Cavallo ha chiesto di riavere indietro parte dei soldi, dicendo di averne bisogno per pagare bollette, la risposta è stata di aspettare un’altra settimana perché stavano comprando e vendendo titoli.


Il video promozionale era studiato per apparire convincente. Sosteneva di usare un “software” con “tecnologia unica” e “capacità analitiche uniche basate sull’intelligenza artificiale” per prevedere le tendenze di mercato. Affermava di “non avere nulla da guadagnare” da chi guardava il video e di voler “dimostrare che il progetto funziona davvero”. Prometteva che “guadagnare 500 euro al giorno è una realtà” e che “non servono abilità particolari”. Il tutto con la voce realistica della stessa Meloni ricreata artificialmente.
Dopo aver temporeggiato e dopo le insistenze del signor Cavallo a voler riavere i suoi soldi indietro, gli interlocutori non si sono fatti più sentire. A quel punto ha capito di essere stato vittima di una truffa. Fortunatamente, sul conto da cui sono stati prelevati i soldi non c’erano altre disponibilità, quindi i truffatori non hanno potuto prelevare altro denaro.
La vicenda è successa circa due mesi fa, ed in questo periodo il signor Cavallo ha avuto sempre la speranza che gli interlocutori si facessero risentire per dare quelle “buone notizie” tanto attese. Ma nulla.


Sono stato ingenuo, lo ammetto -dice il signor Cavallo-. Ho pensato di poter guadagnare facilmente migliaia di euro ed invece sono stato truffato. Quando ho visto parlare la Meloni sul momento ho creduto alle sue parole. Tutto mi sembrava realistico. Non pensavo che la mente umana poteva arrivare a questo punto pur di ingannare le persone utilizzando personaggi pubblici”.


Ma se da una parte il signor Cavallo ammette la propria ingenuità, dall’altra punta il dito su chi commette questi reati che, senza un’azione seria di prevenzione, rischiano di rimanere impuniti.
“Voglio utilizzare quanto successo per avvertire gli altri, soprattutto anziani come me, a non cadere in queste trappole: state attenti alle promesse di guadagni facili anche se vedete su internet personaggi famosi che li pubblicizzano. Se volete investire i vostri risparmi fatelo con persone di fiducia e con compagnie serie”.
Al signor Cavallo non rimane altro che presentare una denuncia alla Polizia Postale non solo nella speranza di recuperare i soldi o identificare i colpevoli (ha in possesso i numeri degli interlocutori), ma soprattutto per impedire a questi “mascalzoni” di continuare a truffare altre persone, e di dare “giustizia” a tutte quelle persone che in buona fede hanno creduto all’inganno.


Che quanto successo al signor Cavallo possa essere da monito. Internet è ormai indispensabile nella vita di tutti i giorni, ma nasconde anche tante insidie per adescare gli ingenui dalla quale bisogna stare attenti.
“Spero che con la pubblicazione di questo articolo -conclude Cavallo-, qualcuno possa evitare di cadere nel mio stesso tranello”.

© Riproduzione riservata

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