L’opposizione consiliare sfida al “coraggio” la Giunta Spadola: “Noi pronti al dialogo, si formi un governo di bene comune”
In un comunicato con toni decisi e inequivocabili, i consiglieri comunali di opposizione di Rosolini hanno risposto all’appello “al dialogo” lanciato dalla Giunta guidata dal sindaco Giovanni Spadola. Pur riconoscendo l’importanza del confronto istituzionale, gli esponenti dell’opposizione denunciano una crisi politica e amministrativa profonda, chiedendo atti concreti e un radicale cambio di rotta.
I consiglieri Carmelo Modica, Piergiorgio Gerratana, Rosina Collemi, Enzo Giurato, Giuseppe Guastella, Tino Di Rosolini, Maria Concetta Iemmolo e Rosario Cavallo hanno avanzato tre richieste principali che vanno “dall’azzeramento immediato della Giunta” visto come “un gesto simbolico e operativo per segnare una discontinuità rispetto alla gestione attuale”, la “rimozione del Presidente e del Vicepresidente del Consiglio Comunale”, ritenuti “non più in grado di garantire equilibrio e imparzialità” e l’apertura a un nuovo “patto istituzionale fondato sul bene comune e non su logiche di potere personali o politiche ormai superate”.
Nel comunicato, l’opposizione sottolinea le gravi difficoltà che affliggono Rosolini dal dissesto finanziario dell’ente “che condizione e limita fortemente l’azione amministrativa”, la gestione complicata dei fondi PNRR che “richiede competenza, trasparenza e visione strategica” e le emergenze sociali crescenti “che impongono risposte rapide e responsabili”.
I consiglieri accusano il Sindaco di aver perso la maggioranza consiliare e la fiducia necessaria per governare. Di fronte a un eventuale rifiuto delle proposte avanzate, lo invitano a “prendere atto della realtà” e a “restituire la parola ai cittadini attraverso nuove elezioni”.
“Non ci interessano le poltrone -concludono-, ma la possibilità di restituire efficacia, dignità e credibilità alle istituzioni cittadine”, si legge nel comunicato.
La risposta dell’opposizione arriva dopo il comunicato della Giunta che, pur riconoscendo le difficoltà del momento, aveva invitato tutti i consiglieri a ritrovare un “senso di responsabilità condivisa” e a preservare il dibattito democratico. Tuttavia, per l’opposizione, le parole non bastano più: servono scelte coraggiose e atti concreti.
