Al Cuore Immacolato inaugurato il “Cantiere dei sogni”, uno spazio educativo per bambini in difficoltà

Al Cuore Immacolato inaugurato il “Cantiere dei sogni”, uno spazio educativo per bambini in difficoltà

Un luogo dove i bambini in difficoltà possono crescere, imparare, giocare e soprattutto sognare. Questo è il “Cantiere dei Sogni”, il progetto educativo nato lo scorso anno nella parrocchia Cuore Immacolato di Maria e rilanciato ieri sera alla presenza del vescovo di Noto, monsignor Salvatore Rumeo.

Non un doposcuola tradizionale, ma un laboratorio comunitario: volontari, giovani e adulti, che – coordinati da Cettina Assenso – mettono tempo e talenti a disposizione dei più piccoli, trasformando la parrocchia in un punto di riferimento educativo per il quartiere.

«Il cantiere educativo è un luogo dove i bambini non solo ricevono, ma diventano protagonisti — ha spiegato il parroco don Alessandro Spatola —. Non è la parrocchia dei riti, ma una Chiesa che si apre, che si fa prossima, che accompagna chi ha più bisogno. Qui i sogni dei bambini diventano anche i sogni degli adulti, perché dare significa sempre anche ricevere».

All’incontro era presente anche don Paolo Catinello, direttore della Caritas diocesana, che ha sottolineato il senso di responsabilità collettiva: «Alla domanda di Caino: “Sono forse io il custode di mio fratello?”, la nostra risposta dev’essere sì. Custodire i bambini significa custodire il futuro, renderli protagonisti, non lasciarli soli davanti all’indifferenza del mondo adulto».

Il momento più atteso è stato l’intervento del vescovo Rumeo, accolto da tantissima gente in Piazza San Francesco e dai disegni che i bambini hanno voluto donargli: «Quando si parla di cantiere — ha detto — si entra in un lavoro che non finisce mai, come quello dell’educazione. Ricordo il decalogo del giovane sognatore di don Domenico Sigalini: al primo punto dice “Sogna più che puoi se vuoi sentirti vivo e libero”. All’ultimo, ricorda che se si sogna insieme, il sogno diventa realtà. Ecco il senso dei cantieri educativi: non navigatori solitari ma sogni condivisi. Questo cantiere non è un’iniziativa per pochi, ma un cammino da condividere, perché senza giovani non c’è parrocchia».

Alla serata presente anche l’assessore ai servizi sociali del Comune di Rosolini, Rosy Gradante.

La serata è stata anche occasione per presentare la nuova sede della Caritas cittadina, aperta in via Derna 16, in uno dei locali della parrocchia, guidata da Salvatore Giannone e Cettina Assenso.

Una nuova sede quindi per un presidio che da sempre segue da vicino le famiglie in difficoltà, a completamento peraltro del percorso educativo avviato anche con i bambini e in costante collaborazione con i servizi sociali del comune di Rosolini.

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