Una scultura in memoria del prof. Pippo Di Mari: la cerimonia il 24 ottobre al Parco Giovanni Paolo II

Una scultura in memoria del prof. Pippo Di Mari: la cerimonia il 24 ottobre al Parco Giovanni Paolo II

Venerdì 24 ottobre alle ore 10:30 al Parco Giovanni Paolo II si terrà una cerimonia per la scopertura di una scultura in marmo dedicata alla memoria del Prof. Pippo Di Mari.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione “Cultura e Dintorni”, è stata approvata dalla giunta comunale il 20 ottobre.

Nella richiesta, l’Associazione “Cultura e Dintorni” ha motivato l’iniziativa affermando che “Pippo Di Mari è stato un riferimento culturale, umano e sociale per la città di Rosolini, esempio di impegno civile, passione educativa e dedizione alla comunità”.

Il Comune ha accolto la proposta sottolineando come “iniziative di memoria civica come la presente rafforzano l’identità della comunità, promuovono il valore dell’esempio pubblico e hanno rilevante valenza educativa per le giovani generazioni”.

Per l’installazione della scultura, interamente in marmo, è stata individuata un’area del Parco Giovanni Paolo II. Alla cerimonia di scopertura interverranno le autorità civili e religiose, l’Associazione promotrice “Cultura e Dintorni”, ex studenti e colleghi del professore, oltre ai familiari.

L’invito a partecipare a “un momento di memoria, riconoscenza e condivisione, aperto a tutti coloro che hanno incrociato il cammino di Pippo Di Mari o che si riconoscono nei valori da lui incarnati” è aperto a tutta la cittadinanza.

L’Associazione promotrice ha dedicato ampio spazio alla memoria di Pippo Di Mari, tracciandone un profilo articolato.

“Il professore Pippo Di Mari, scomparso nell’ottobre scorso, è stata una figura di riferimento per la comunità, capace di coniugare passione artistica, impegno sociale e partecipazione alla vita politica, lasciando un’eredità umana e morale di grande valore. Fin da giovane si dedicò alla musica, sua più grande passione, fondando il gruppo ‘I Rubacuori’ e componendo brani originali. Si esibì anche a Casa Sanremo con un pezzo scritto, suonato e cantato da lui stesso. Per lui la musica era uno strumento di unione e sensibilizzazione. Accanto all’attività artistica costruì un percorso scolastico e professionale rigoroso. Laureato in Lettere, fu insegnante molto amato, vicino agli studenti anche fuori dall’aula, capace di offrire ascolto, fiducia e sostegno umano. La sua casa fu per anni un punto di riferimento culturale e sociale. Fu attivo anche in politica, più volte consigliere comunale e assessore, impegnato nei settori del sociale, della scuola e della cultura. Sempre coerente, sempre dalla parte dei più fragili”. Amava lo sport e la sua città, cui dedicò anche una poesia, ‘Per te, Rosolini’.

“La sua memoria – conclude l’Associazione – continuerà a vivere negli studenti che ha accompagnato, nei colleghi, nei progetti culturali avviati. Con la sua tastiera, il suo sorriso, la porta sempre aperta”.

 

 

 

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