
Presentato “Nettare”, l’esordio poetico di Pina Magro al Cineteatro Santa Caterina
Si è tenuta giovedì 13 novembre presso il Cineteatro Santa Caterina di Rosolini, la serata di presentazione di “Nettare”, la silloge poetica di Pina Magro, autrice rosolinese. L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale Cultura e Dintorni con il presidente Corrado Calvo che ha moderato la presentazione. Accanto a lui, oltre l’autrice, il poeta Giuseppe che ha condiviso il suo approfondimento critico sulla silloge, intrecciandolo a un dialogo con Pina Magro, e il duo I Cunta Storie, con Salvatore Raimondo alla voce e il maestro Lino Gatto alla chitarra.
Nettare, come suggerisce il titolo stesso, è una raccolta di 38 liriche che invita a lasciarsi trasportare dall’essenza delle piccole cose, dalle immagini della natura, dai ricordi e dai sentimenti che affiorano lentamente. Magro ha raccontato come la sua ispirazione nasca proprio dall’incontro con il mondo naturale: “Sono cresciuta in mezzo alla natura fino all’età di 13 anni. Abitavo in una casa immersa nei campi, che mi permetteva di godere della bellezza del paesaggio in ogni stagione. Quando scrivo, non cerco le immagini della natura: è la natura che mi viene incontro. Così è nato il poema Nettare: osservando un’ape tra i fiori, ho sentito che il mio animo si nutriva del nettare. Scrivere quei versi è stata una liberazione, un modo per ritrovare equilibrio e armonia dentro di me”.
La penna di Pina Magro riesce a trasfigurare esperienze quotidiane in emozioni profonde, trasformando anche i ricordi personali in immagini universali. L’opera è arricchita dalla collaborazione degli artisti Corrado Cataudella e Maria Elena Bonet che con le loro opere d’arte hanno creato un una fusione tra le parole e le immagini.
Corrado Calvo, durante la presentazione, ha introdotto il lavoro di Pina Magro raccontando il suo percorso: “Pina ha sempre affidato la scrittura a una sorta di pudore. Solo in età matura questa vena creativa si è rivelata. Amava da sempre scrivere, custodiva le sue creazioni nel cassetto, senza riuscire a condividerle. Il compito di Cultura e Dintorni è stato convincerla ad aprirsi, a far emergere il suo talento senza temere il giudizio altrui. Siamo rimasti colpiti dall’asciuttezza della sua scrittura, dal registro chiaro e piano, e dall’effetto della rievocazione, che rendeva l’atmosfera ricca di emozioni palpabili, di moti e sentimenti che si posavano sul foglio con naturalezza. Questi elementi Pina Magro li ha trasferiti nella poesia. Ha continuato con coerenza il suo percorso, da “La Casa Ricamata” a “La Dama in Verde”, poi “In Viaggio”, fino a “Nettare”. Con leggerezza e maturità artistica, Pina rende vivi i ricordi, trasformando in filigrana un’esistenza segnata dall’affetto delle sorelle e dall’amore dei figli, restituendoci un mondo di valori autentici e sentimenti genuini. Questo è il vero talento del nuovo libro di Pina Magro”.
Il poeta Giuseppe Blandino ha definito Nettare “un debutto poetico di grande valore”. “Con la silloge Nettare, – ha detto -, Pina Magro debutta come fine poetessa per la qualità dei suoi versi. In questa raccolta la parola si fa più musicale e sembra cercare un contatto diretto con l’essenza della vita. Il topos principale di Nettare è la natura, attorno alla quale ruotano temi come l’amore, il tempo, la memoria, i ricordi e il dolore. Tutti questi fili si intrecciano costantemente, dando vita a una celebrazione della bellezza e della vitalità del mondo. Nella poesia di Pina la natura non è semplice sfondo: è una presenza viva, partecipe, confidente, forza che accompagna e sostiene il sentire umano. La poesia che dà il titolo alla silloge, Nettare, inonda il cuore di vitalità: il tempo non è più nemico ma dono, e l’autunno si trasforma in primavera interiore, lasciando una dolcezza che resta dopo aver attraversato la vita”.
La poesia oggi ha ancora senso? È stata la domanda cardine della serata. “C’è uno spazio molto vitale per la poesia, uno spazio che ci permette di respirare e di dare senso ai nostri sentimenti”, ha affermato Pina Magro. Ha poi collegato il concetto di “nettare” alla tradizione poetica classica: “Per i poeti antichi, come Lucrezio, la poesia era paragonata al miele, che addolcisce l’amarezza della vita, così come la poesia nutre il nostro spirito”.
La presentazione del libro di Pina Magro è stata anche l’occasione per un raduno di ex alunni, a cui l’autrice ha dedicato una delle sue poesie, e che hanno collaborato per la serata di presentazione.







