
La Pro Loco Rosolini presenterà il volume Paese di Sicilia dell’autore Piero Meli
Il prossimo 12 dicembre verrà presentato dalla PRO LOCO di Rosolini “Città del Carrubo” il saggio PAESE DI SICILIA, storia, memorie, riflessioni dell’autore Piero Meli. L’evento culturale si terrà all’interno della Chiesa Madre di Rosolini, e si avvarrà della collaborazione straordinaria del gruppo scout AGESCI Rosolini 1.
L’opera sarà commentata da tre illustri esponenti del mondo culturale locale: la modicana professoressa Grazia Dormiente scrittrice, poetessa ed esperta di etno-antropologia, l’ispicese professor Luigi Blanco umanista, presidente Associazione Culturale “Le Muse” e il rosolinese professor Carmelo Vigna filosofo, prof. emerito dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Con la consueta modestia di chi affida ai libri il frutto delle proprie ricerche, il prof. Meli ha spiegato che, data l’ampiezza del tema della Cultura Contadina, si è reso necessario proseguire l’argomento con una nuova pubblicazione. In questo secondo lavoro, l’autore concentra l’attenzione su Rosolini, paese della Sicilia in cui il mondo rurale ha profondamente influenzato lo stile di vita e contribuito a definire l’identità storica della comunità.
Questa volta l’argomento “Civiltà Contadina” non viene trattato attraverso le antiche tradizioni, i riti o le feste del calendario popolare; Piero Meli sceglie un percorso diverso, mettendo in evidenza il modo di vivere delle persone di quei tempi nella nostra città. L’autore si sofferma sull’influenza che la cultura contadina ebbe nella vita sociale: quali fossero le abitudini dei rosolinesi di quegli anni, il loro tenore di vita e, infine, cosa sia rimasto oggi di quel mondo ormai scomparso, così distante da quello attuale. Ne emerge una sorta di antropologia sociale, che mette in luce il sistema di vita, la quotidianità e, soprattutto, il carattere della nostra gente di allora.
Un lavoro prezioso, che permetterà alle nuove generazioni di conoscere come vivevano i nostri bisnonni nella Rosolini della prima metà del secolo scorso. Si tratta di un vero e proprio memoriale, scaturito dai racconti di chi ha vissuto quella realtà: testimonianze raccolte con pazienza e passione da Piero Meli.
Non ci troviamo di fronte a un autore nostalgico o malinconico per gli anni passati; egli stesso sottolinea come oggi ci sfugga quello stile di vita, perché condizionati dai tanti privilegi – da lui comunque condivisi – offerti dalla tecnologia digitale, che ha generato un modo di vivere molto diverso, arricchito da comfort che i nostri nonni non avevano. Nel libro, la filosofia popolare si manifesta nell’antica saggezza dei proverbi, tenuti in alta considerazione, nei tipici modi di dire e persino negli indovinelli, densi di metafore, che rallegravano le lunghe e monotone sere invernali – momenti di riposo dopo le fatiche del lavoro nei campi.
Tali testimonianze, recuperate da Piero Meli, vengono ulteriormente valorizzate attraverso l’uso del dialetto, che domina l’intera stesura dell’opera e trova la sua più alta espressione nei cunti: i racconti dei nonni, intrisi di valori morali e di una profonda umanità. La ricerca esplorativa condotta dal prof. Meli ha dunque l’obiettivo di consegnare alla memoria storica del paese, prima che vada perduto per sempre, l’antico vissuto dei nostri padri, custodi di una cultura semplice ma ricchissima di significato. L’obiettivo che l’autore si propone con questo secondo volume è quello di documentare la Civiltà Contadina così come fu vissuta a Rosolini, cercando di recuperare le tracce dimenticate di un’identità che appartiene a ciascuno di noi rosolinesi dell’era moderna.
L’autore nel suo lavoro, si avvale della collaborazione di due fotografi del luogo: Piero Gennaro che ritrae Rosolini nella sua veste storica e Corrado Caccamo che mette in evidenza l’evoluzione urbanistica di Rosolini, da piccolo centro agricolo di una volta ad una vera cittadina.
Per quanto riguarda il racconto del pensiero attraverso l’immagine, Piero Meli si affida a due artisti contemporanei: il rosolinese Carmelo Modica e l’ispicese Simone Caccamo. Con i loro acquerelli realizzati appositamente per il volume, fanno rivivere “quel mondo delle fiabe” ormai scomparso.
Il volume uscirà con l’imprimatur editoriale dei fratelli Enrico e Rosario Santocono, seguendo lo stesso stile del precedente lavoro.Come la volta scorsa, anche in questa occasione un gruppo di imprenditori rosolinesi, sensibili al valore della nostra antica Cultura Contadina (che rischia di scomparire e che quindi è necessario tutelare e tramandare) si sono uniti per contrastare il deleterio oblio del tempo, che inesorabilmente cancella la memoria orale della nostra storia.
Le aziende promotrici hanno collaborato con un obiettivo preciso: recuperare e conservare, attraverso questo libro, il vasto patrimonio dei nostri beni culturali immateriali, testimonianza viva della nostra identità collettiva.
Grazie all’impegno silenzioso di queste persone che hanno creduto e lavorato a questo progetto, le future generazioni potranno conoscere e apprezzare un patrimonio storico che, se non fosse stato fissato sulla carta, si sarebbe perduto per sempre. La realizzazione di questo volume arricchisce la letteratura storica dedicata a Rosolini e rappresenta un vero dono alla nostra comunità, frutto della passione dell’autore, prof. Piero Meli, e del sostegno di questi imprenditori che, come lui, hanno a cuore la tutela e la valorizzazione della storia del nostro paese e della nostra Sicilia.







