Matteo Covato il gigante delle Ande, in Bolivia vince anche il torneo di doppio di La Paz

Matteo Covato il gigante delle Ande, in Bolivia vince anche il torneo di doppio di La Paz

C’è chi chiude l’anno con un brindisi. Matteo Covato, invece, lo fa con un trofeo tra le mani e il cuore tra le stelle. A La Paz, 3.640 metri sopra il livello del mare, il gigante siciliano ha messo il sigillo finale su una tournée sudamericana da brividi, conquistando il titolo di doppio nell’ITF da 15.000 dollari insieme allo statunitense Gray Voelzke.

Una finale che sembrava scritta da uno sceneggiatore hollywoodiano: sotto 2-5 nel primo set, Covato e Voelzke hanno ribaltato tutto con una rimonta di carattere, chiudendo al tie-break. Nel secondo, avanti 5-2, hanno rischiato di farsi rimontare, ma nel momento della verità hanno tirato fuori il killer instinct: 7-1 nel tie-break e mani al cielo.

La Bolivia porta bene a Covato. Il bilancio stagionale parla di 2 titoli di doppio in tornei da 15.000 dollari, con due partner diversi, 1 titolo di singolare in un ITF da 25.000 dollari a Cochabamba e 1 quarto di finale in singolare in un altro 25.000 dollari in Messico.

E pensare che l’obiettivo era solo difendere otto punti ATP. Covato ne porta a casa circa 40, insieme a un balzo in classifica che ha il sapore della svolta: +250 posizioni in singolo, +350 in doppio. Un upgrade da videogioco, ma tutto vero.

Con questo nuovo status, il 2026 si apre sotto una luce diversa. Covato potrà finalmente programmare una stagione da protagonista nei tornei ITF da 25.000 dollari e nei Challenger, scegliendo superfici e condizioni che esaltino il suo tennis potente e verticale.

Niente più corse a vuoto, niente più tornei tappabuchi: la parola d’ordine sarà “precisione”. Ogni settimana sarà una missione, ogni torneo un’opportunità costruita con il team, con l’obiettivo di scalare ancora.

Dietro ogni colpo vincente c’è un lavoro invisibile ma fondamentale: i tecnici che lo seguono, chi ha suggerito la scelta dell’altura, gli sponsor come Babolat, e una famiglia che non ha mai smesso di crederci. La vittoria a Chocabamba e di La Paz non sono solo due trofei: son i simboli di un percorso condiviso, di una crescita che ha radici profonde e ambizioni alte.

La stagione si chiude con un altro trofeo alzato nel cielo boliviano. Ma per Matteo Covato, il viaggio è appena iniziato. Ora è tempo di ricaricare le batterie, disegnare la nuova mappa dei sogni e ripartire. Perché il gigante siciliano ha ancora tanta strada da fare.

E noi saremo qui, pronti a raccontarla.

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