Pagamenti sospesi, Frasca scrive alla Prefettura: “Mi sono indebitato per Voi, pagatemi o rischio il default”

Pagamenti sospesi, Frasca scrive alla Prefettura: “Mi sono indebitato per Voi, pagatemi o rischio il default”

È una lettera che pesa come un macigno quella inviata da Alessandro Frasca, gestore del Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) di Rosolini, alla Prefettura. Un appello accorato “scritto con il cuore in mano”, che squarcia il velo su una vicenda che rischia di travolgere non solo un imprenditore, ma di chiudere nel peggiore dei modi una gestione decennale dell’emergenza che è stata un vero e proprio fiore all’occhiello della zona Sud della Sicilia.

La Prefettura, infatti, nel notificare la risoluzione del contratto, ha sospeso i pagamenti alla società Frasca Alessandro sas, motivando la decisione con presunte somme indebitamente percepite e con l’avvio di verifiche legate all’impiego di volontari. Una decisione che, secondo Frasca, arriva senza una scadenza definita, senza un contraddittorio effettivo, e soprattutto dopo che per anni la stessa Prefettura aveva certificato la regolarità del servizio e richiesto l’uso di un registro volontari.

“Non ho mai nascosto l’impiego di volontari -scrive Frasca- anzi, è documentalmente provato e richiesto dalla stessa Prefettura”. Eppure, da novembre 2024, i pagamenti si sono interrotti. Il risultato? Una scopertura bancaria di 225.000 euro, anticipazioni su fatture per 400.000 euro, fornitori in attesa, dipendenti senza stipendio da due mesi. “Per i miei dipendenti rimetto nelle vostre mani tutto il mio patrimonio e tutti i miei sacrifici da imprenditore”, scrive, ancora Frasca.

La cifra richiesta è di 547.384,53 euro, che è solo una parte di quanto la Prefettura dovrebbe ancora corrispondere: oltre 1,4 milioni di euro per servizi già resi nei CAS di Rosolini e Siracusa. Frasca si dice pronto a offrire garanzie reali, persino un’ipoteca volontaria sull’immobile del centro, del valore stimato di 3 milioni di euro.

“Sarà un Giudice a stabilire chi ha ragione”, afferma, ma nel frattempo chiede che lo Stato non lo “lasci affondare. Il mancato immediato pagamento porterà la società inevitabilmente al default non essendo capace di soddisfare le proprie obbligazioni, assunte paradossalmente per i servizi già resi in Vostro favore”.

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