
Ai “Carruazzi” tornano le radici: davanti al cimitero piantati alberi di carrubo per onorare la memoria e la storia
Un gesto silenzioso, ma carico di significato, ha preso vita nei pressi del cimitero di Rosolini, dove un gruppo di cittadini ha deciso di restituire dignità e memoria a un luogo caro ai rosolinesi. Coordinata dal dottor Pippo Cicero, l’iniziativa ha visto la piantumazione di cinque alberi di carrubo maschi, simbolo di resistenza e radicamento, proprio nella zona storicamente conosciuta come “I Carruazzi”.
Questa denominazione, oggi quasi dimenticata, indicava l’area circostante al cimitero e affondava le sue radici nella tradizione popolare: quando qualcuno moriva, si diceva “riposa e Carruazzi”, un modo semplice e diretto per indicare il passaggio alla vita eterna. Con il tempo, però, il nome si è perso. Nello stesso tempo, qualche anno fa, sono stati estirpati gli eucalipti con le radici che creavano danni al manto stradale, e la zona sembrava un paesaggio “ferito”.
Da qui l’idea di piantumare gli alberi di carrubo. La rinascita è avvenuta grazie al contributo di alcuni cittadini che, con discrezione, hanno acquistato gli alberi e sostenuto il progetto insieme a diverse ditte locali.
I carrubi scelti sono maschi, più resistenti e privi di frutti, per evitare impatti futuri sulle radici e sull’ambiente circostante. La targa commemorativa che accompagnerà la piantumazione reciterà semplicemente: “Un gruppo di persone posero”, un tributo all’anonimato e alla generosità silenziosa.
“Ci è sembrato giusto omaggiare il Comune con questi alberi in un posto tanto caro ai rosolinesi -ha detto Cicero-, con il desiderio di legare nuovamente il nome del cimitero alla pianta che lo rappresenta”.
L’iniziativa, quindi, non è solo un atto di riqualificazione ambientale, ma anche un gesto di riconnessione con la storia e l’identità di Rosolini. I nuovi carrubi non sono semplici alberi: sono custodi di memoria, radici vive che parlano di rispetto, comunità e cura del territorio. “I Carruazzi” tornano a vivere, non solo nel linguaggio, ma nella terra stessa.
Complimenti per l’iniziativa.