All’Ars bocciata norma per dipendenti dei comuni in dissesto, Gennuso: “La politica ha perso un’occasione”
L’Assemblea Regionale Siciliana ha respinto, per soli due voti, una norma che avrebbe permesso ai Comuni in dissesto finanziario di integrare le ore lavorative del personale part-time, garantendo maggiore stabilità ai dipendenti.
La norma prevedeva che “Comuni e i liberi consorzi in dissesto finanziario alla data di entrata in vigore della presente legge, con priorità per gli enti che abbiano almeno il 55 per cento dei dipendenti che prestano la propria attività lavorativa in orario part-time sul totale del personale in servizio, possono chiedere all’Assessorato regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica un contributo straordinario per il predetto personale per l’integrazione delle ore lavorative fino ad un limite massimo di 35 ore settimanali.”
Il deputato regionale Riccardo Gennuso ha espresso forte rammarico per la bocciatura del provvedimento: “Sono amareggiato da questo risultato, perché era una misura concreta per sostenere sia i lavoratori, spesso costretti a stipendi ridotti, sia gli enti locali in difficoltà. La politica ha perso un’occasione per dare risposte vere al territorio.”
Gennuso ha ribadito il suo impegno per rilanciare iniziative simili: “Non mi arrendo. Continuerò a lavorare perché proposte come queste, che uniscono diritti dei lavoratori ed efficienza, trovino presto spazio all’interno di una nuova legge.”
Il parlamentare ha anche rivolto un pensiero agli 81 dipendenti comunali di Rosolini e agli altri lavoratori coinvolti: “Mi dispiace per gli 81 dipendenti comunali di Rosolini e per tutti gli altri dipendenti degli altri comuni.”
Infine, ha ringraziato il presidente della Regione Renato Schifani per aver individuato le risorse necessarie per finanziare il provvedimento, e il collega Abate per il sostegno costante alla proposta.
