
Asacom, l’assessore Gradante: “Nessuna sentenza, ripristino ore grazie al nostro lavoro”
Non si ferma il botta e risposta tra l’assessore Rosy Gradante e il consigliere comunale Davide Soli sul servizio Asacom, dai pagamenti alle ore di servizio.
“Le affermazioni diffuse dal consigliere Soli – dice l’assessore – sono incomplete e rischiano di confondere i cittadini su un tema che conosco profondamente”.
“Devo essere chiara: la riduzione temporanea del monte ore non fu una mia scelta politica, ma un obbligo contabile. Non potevamo impegnare fondi che in quel momento non erano presenti nei capitoli di bilancio. Un Comune non può spendere soldi che non possiede. Tutto il resto è propaganda. E devo smentire categoricamente che le ore siano state ripristinate grazie a sentenze: il TAR è intervenuto in un momento successivo.”
“Il ripristino – spiega – è avvenuto perché il lavoro per reperire le nuove risorse era già iniziato mesi prima, a giugno. Già in estate, io e il mio ufficio avevamo ottenuto un finanziamento regionale dedicato al servizio ASACOM. Questo fatto viene omesso. Il ritardo nel ripristino non è stato politico, ma esclusivamente tecnico: i fondi erano assegnati, ma dovevamo attendere che la Regione completasse l’iter e producesse il decreto. Senza decreto, non si può impegnare un solo euro. I fondi sono arrivati a gennaio e, immediatamente, abbiamo ripristinato le ore.”
“Ringrazio le Commissioni, ma è doveroso specificare – continua- che quando l’atto di indirizzo è stato votato, il finanziamento era già stato ottenuto da mesi. Stavamo solo aspettando la conclusione dell’iter regionale. Attribuire meriti retroattivi è una forzatura politica che non corrisponde alla realtà dei fatti.”
E conclude: “Invito il Consigliere Soli, che è entrato da poco in Consiglio, ad informarsi correttamente attraverso gli uffici preposti visto che tanto ne sta parlando di questa ma di lui non si é mai vista ombra. La delicatezza del tema impone prudenza e competenza, non improvvisazione. Infine, voglio ricordare alla città una cosa semplice: prima di essere Assessore, io sono un’ASACOM. Ho svolto questo lavoro, conosco le famiglie, i bambini, gli operatori e le difficoltà quotidiane. Il mio impegno nasce da una competenza reale, non da un calcolo politico. La verità è questa, documentabile e verificabile, ed è mio dovere rappresentarla ai cittadini.”







