“Cambia fornitore”: lo scivolone istituzionale del presidente Sortino al consigliere Saro Cavallo, poi le scuse

“Cambia fornitore”: lo scivolone istituzionale del presidente Sortino al consigliere Saro Cavallo, poi le scuse

La seduta del Consiglio comunale di Rosolini del 30 dicembre 2025 non sarà ricordata solo per le delibere di bilancio bocciate, ma anche per un acceso scontro verbale che ha messo a dura prova il clima istituzionale. A infiammare ulteriormente l’atmosfera già tesa è stato un commento del Presidente del Consiglio, Corrado Sortino, rivolto al consigliere di opposizione Rosario Cavallo: “Forse lei, non lo so, deve cambiare fornitore”.

L’episodio è avvenuto durante una discussione sulle presenze registrate nella seduta precedente con la maggioranza che ha chiesto dieci minuti di sospensione per poi non presentandosi poi in aula facendo mancare il numero legale. Cavallo stava contestando alcune modalità di gestione dei lavori, quando Sortino ha ricordato la sua presenza costante in aula e aver effettuato l’appello due volte. Poi, la battuta sul “fornitore”, un’espressione colloquiale che allude a una presunta mancanza di lucidità, ha fatto scattare la protesta.

Il consigliere Cavallo ha immediatamente chiesto che la frase fosse messa a verbale, definendola “un’offesa personale, un gesto inaccettabile in un’aula istituzionale”. La situazione è rapidamente degenerata, con il Presidente che ha minacciato più volte di sospendere la seduta, accusando Cavallo di “andare in incandescenza senza motivo”.

Dopo un confronto acceso e la richiesta dell’opposizione di tutelare la dignità dei consiglieri, Sortino ha fatto marcia indietro. “Le chiedo scusa qui, davanti a tutti i consiglieri e ai cittadini che ci seguono da casa”, ha dichiarato, cercando di riportare la calma in aula.

Anche la vicepresidente Concetta Cavallo è intervenuta, scusandosi con il consigliere Rosario Cavallo e ammettendo che, sotto pressione, “può capitare di lasciarsi sfuggire parole inappropriate”. Ha però ricordato che in passato “l’aula ha assistito a scontri verbali anche più gravi”.

Nonostante le scuse, il consigliere Rosario Cavallo ha ribadito che il livello del dibattito è stato compromesso proprio “da chi dovrebbe garantire il rispetto delle istituzioni”.

Un finale amaro per una seduta che, invece di chiudere l’anno con un segnale di unità, ha lasciato l’amaro in bocca e un’ulteriore frattura politica che sembra ormai insanabile.

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