Cavallo risponde alle accuse dell’opposizione: “Nessun conflitto d’interessi sulla Casa della Comunità”

Cavallo risponde alle accuse dell’opposizione: “Nessun conflitto d’interessi sulla Casa della Comunità”

Arrivano i “chiarimenti” dello stesso assessore ai Lavori Pubblici Gino Cavallo dopo le accuse sollevate dall’opposizione che ha chiesto le sue “immediate dimissioni” per i suoi due incarichi ricoperti: assessore del Comune di Rosolini e Responsabile Unico del Procedimento (RUP) per l’ASP di Siracusa, un doppio ruolo che secondo l’opposizione creerebbe un “grandissimo conflitto d’interessi” e la conseguente “manifesta incapacità nel rappresentare gli interessi di Rosolini per la realizzazione della Casa della Comunità”. Una nota dell’opposizione che è giunta a seguito delle “criticità” con conseguente “possibilità di revoca del finanziamento” che ha portato l’Asp ad una rimodulazione delle somme togliendo i fondi Pnrr dalla Casa di Comunità di Rosolini e finanziando l’intera opera con i fondi ex art. 20.

Stamattina l’assessore Cavallo ha inviato una nota alla stampa che pubblichiamo integralmente: “Negli ultimi giorni si è tornato a parlare della Casa della Comunità di Rosolini, un’opera di grande valore strategico per il territorio e per il futuro dei servizi sanitari locali. Alcuni interventi politici hanno avanzato rilievi e insinuazioni su presunti “conflitti di interesse” o rallentamenti nell’attuazione del progetto. In un doveroso spirito di trasparenza e correttezza istituzionale, è opportuno fornire alcuni chiarimenti basati su dati e atti ufficiali. Non sussiste alcun conflitto d’interessi, né reale né potenziale, in relazione al ruolo da me svolto.

L’intervento è interamente gestito dall’ASP di Siracusa e riguarda un’area di proprietà dell’Opera Pia, soggetto estraneo al patrimonio e alla competenza del Comune di Rosolini. Pertanto, il Comune non riveste alcun ruolo di stazione appaltante, né esercita poteri amministrativi sull’opera, come più volte chiarito anche in Consiglio Comunale. Il mio duplice ruolo -di Assessore ai Lavori Pubblici e di RUP dell’ASP di Siracusa- è disciplinato da normative differenti e risponde a catene gerarchiche indipendenti. Tali funzioni sono regolate rispettivamente dal D.Lgs. 36/2023 e dal Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, che assicurano la piena distinzione e incompatibilità tra gli incarichi.

È dunque la legge stessa a garantire l’assenza di qualsiasi interferenza, sia effettiva che potenziale. Il mio impegno, all’interno e all’esterno del Comune, è sempre stato ispirato da un unico obiettivo: servire il bene di Rosolini. Da cittadino prima ancora che da amministratore, considero un onore e un dovere contribuire -nel pieno rispetto delle regole e dell’etica istituzionale- al completamento di un’opera così importante per la collettività. La Casa della Comunità di Rosolini è un progetto che appartiene a tutti e che merita di essere sostenuto con spirito di collaborazione, non di contrapposizione.

Per fugare ogni possibile equivoco, si richiama quanto dichiarato dal Direttore Generale dell’ASP di Siracusa, dr. Alessandro Caltagirone, che in una recente nota ufficiale ha precisato: “Gli interventi oggetto delle delibere riguardano le Case della Comunità di Melilli, Siracusa HUB e Rosolini e gli Ospedali di Comunità di Pachino e Noto, tutti confermati e in fase di attuazione secondo i cronoprogrammi contrattuali. […] Grazie all’Assessorato regionale della Salute, che ha colto la necessità di sostenere le azioni dell’Asp e conseguentemente intervenire con i fondi ex art. 20, sarà possibile coprire interamente gli investimenti senza gravare sul bilancio aziendale. Le tempistiche di completamento dei lavori, infatti, non dipendono dalla fonte di finanziamento, ma dai contratti stipulati con le imprese, che restano pienamente vincolanti e in corso di esecuzione […]”.

Si tratta di una chiarissima conferma: la Casa di Comunità di Rosolini non ha subito alcun definanziamento né riduzione, ma soltanto una ottimizzazione amministrativa delle risorse. L’interesse di portare a termine la Casa della Comunità è comune a tutti. Chi vuole discutere è libero di farlo: il confronto è sempre legittimo, purché fondato sui fatti e non su supposizioni. Per quanto mi riguarda, continuerò a operare con serietà, senso di appartenenza e spirito di servizio, concentrandomi sui fatti e sui risultati e non sulle polemiche. L’obiettivo resta chiaro: completare la Casa della Comunità, restituendo a Rosolini una struttura moderna, efficiente e pienamente al servizio dei cittadini. In conclusione, mi permetto una riflessione, con tono sereno ma fermo: chi invoca con insistenza dimissioni dovrebbe, prima di tutto, dare seguito alle proprie dichiarazioni. In Consiglio Comunale c’è chi ha già annunciato di voler lasciare il posto, ma a oggi, curiosamente, nessuna comunicazione ufficiale è mai arrivata. Io, invece, resto dove serve: al lavoro, per Rosolini”.

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