Consiglio comunale interrotto tra “annunci e veleni”: l’aula si arena sulle questioni personali

Era annunciata come una seduta di approfondimento sull’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per conoscere le risposte che gli uffici hanno fornito al Ministero dopo l’ennesima comunicazione, ma il consiglio comunale di Rosolini, riunitosi ieri pomeriggio alle 17.30, si è rapidamente trasformato in un teatro di personalismi e recriminazioni politiche, (sempre “per il bene della città”) culminato nell’abbandono dell’aula e nel rinvio dell’unica discussione utile a oggi pomeriggio.

Il momento clou dell’inizio della seduta è stato l’annuncio ufficiale della formazione del nuovo gruppo politico consiliare: “Rosolini Libera”. La dichiarazione è stata fatta dalla consigliera Rosina Collemi, che ha presentato il nuovo soggetto come “la concretizzazione di un progetto politico e umano che è avvenuto attraverso il dialogo leale sincero attraverso il confronto costante fra me e altri due consiglieri il consigliere Giurato e il consigliere Modica Carmelo che sarà il nostro capogruppo”. Rosina Collemi ha sottolineato l’ambizione del gruppo di “costruire nel miglior modo possibile e di far crescere la nostra città con una politica appunto libera una politica leale trasparente sincera una politica che faccia riferimento sicuramente al servizio e alla responsabilità”. I componenti fondatori sono dunque Carmelo Modica, Rosina Collemi e Daniele Giurato.

Tutto il gruppo “ha sostenuto Gaetano Gennuso (di Pachino ndr) alle elezioni del Libero Consorzio di Siracusa”, ha annunciato Carmelo Modica. Un sostegno quindi alla lista di Forza Italia, così come tutta la maggioranza che ha però sostenuto la candidatura di Paola Micieli. Una maggioranza interamene “forzista” per queste ultime provinciali.
L’unico eletto però a Rosolini, senza i voti dei rosolinesi, è stato il consigliere Rosario Cavallo, a cui i colleghi di Rosolini hanno espresso i loro auguri. Ringraziando per gli auguri, Cavallo ha confermato che il suo ruolo lo porterà a lavorare “per tutta la provincia”, e ha anche espresso “un po’ di amaro in bocca” per non aver ricevuto un voto da nessun consigliere del suo stesso paese.

La composizione eterogenea del nuovo gruppo – con Carmelo Modica proveniente dall’opposizione e Rosina Collemi e Daniele Giurato dalla maggioranza -ha sollevato interrogativi sulla sua collocazione politica. In maggioranza o in opposizione?
I consiglieri di minoranza Gerratana, Guastella, Iemmolo e Di Rosolini hanno chiesto al gruppo di chiarire la loro posizione, ricordando, usando le parole di Gerratana, che “almeno due dei tre componenti, ad oggi mi risulta abbiano avuto giudizio negativo sull’attuale amministrazione” e “la stessa adesione di Giurato, lascia intendere una frattura con l’amministrazione”. E ha aggiunto Guastella: “anche perché l’esigenza di uscire allo scoperto con un nuovo gruppo implicitamente significa che “quanto è stato fatto fin qua non piace così tanto”.

Una risposta sull’esatta collocazione però non è arrivata. Il capogruppo Modica ha definito – e lo ha ribadito la Collemi- che “Rosolini Libera” è un gruppo di centro, libero, con l’obiettivo primario del “bene comune della città. Attualmente siamo così, più avanti non si sa” –ha concluso Modica.
Il sindaco ha accolto con favore la nascita del gruppo, vedendola come un piacere per un’amministrazione aperta al dialogo e al confronto. Ha evidenziato il chiaro “allineamento nel voto provinciale” (l’amministrazione ha votato Forza Italia, Rosolini Libera ha votato Forza Italia) e si è detto onorato se potesse “nascere una collaborazione con l’amministrazione attuale”.

Dibattito poco edificante e liti personali…per due ore.
L’annuncio del gruppo e il tema delle provinciali hanno purtroppo catalizzato un dibattito di bassissimo livello, caratterizzato da scontri personali e reciproche accuse. Il consigliere Modica ha sferrato un duro attacco all’ex candidato sindaco Tino Di Rosolini accusandolo di averlo “preso in giro politicamente”, di aver cercato candidati provinciali a sua insaputa con un amico, di non aver chiesto scusa pubblicamente, e di aver tirato in ballo suo fratello Saro Modica (ex consigliere). Di Rosolini ha replicato accusando Modica di cercare un pubblico per le sue lamentele, definendo la sua fuoriuscita come una semplice “rottura politica” e lo ha invitato a smettere con la “verve polemica e a concentrarsi sul lavoro per la città“.

Lo scontro è proseguito con interruzioni reciproche e toni accesi. Un altro scontro acceso ha visto protagoniste Rosina Collemi e la consigliera Maria Concetta Iemmolo.La Iemmolo, dopo aver chiesto lumi sulla collocazione del nuovo gruppo, ha messo in dubbio che tutti e tre i componenti di Rosolini Libera avessero effettivamente votato il candidato Gennuso alle provinciali (“a me non risultano i dati che avete dato voi perché qualcuno di voi  mi risulta aver votato altro”). La Collemi ha reagito definendo le affermazioni della Iemmolo “gravissime”, chiedendo chi le avesse riferito tali informazioni.

Un clima di tensioni e ripicche personali, che si è protratto per circa due ore con la discussione sull’ipotesi di bilancio in attesa. Ciò che è rimasto di questa seduta consiliare, non è tanto l’annuncio di un nuovo gruppo “non chiaramente collocato”, ma l’ennesimo dibattito politico ripiegato su sé stesso concentrato su vecchie ruggini e dinamiche elettorali (su elezioni, peraltro, quelle provinciali, che non hanno coinvolto i cittadini). L’aula consiliare ieri si è svuotata, non per stanchezza dovuta all’eccesso di lavoro, ma per l’incapacità dei suoi membri di mantenere l’attenzione sui doveri istituzionali. Oggi pomeriggio, la “nuova” seduta, alle ore 17.30, che è stata rinviata prima ad un’ora per l’abbandono dell’aula da parte l’opposizione, poi alle 24 ore perchè, dopo le liti, nessuno (tranne il presidente) si è ripresentato in aula.