Dopo l’intervista del sindaco, Collemi smentisce: “Mai chieste poltrone. Basta illazioni”

Dopo l’intervista del sindaco, Collemi smentisce: “Mai chieste poltrone. Basta illazioni”

Dopo l’intervista del sindaco Spadola al Corriere Elorino, nella quale il primo cittadino sosteneva di avere ancora una maggioranza di otto consiglieri e attribuiva a Rosina Collemi il passaggio all’opposizione perché «non ha ottenuto quello che voleva», (citando la presunta richiesta di una nomina assessoriale) arriva la replica della consigliera.

Collemi respinge tutto: “Le affermazioni rilasciate dal sindaco nei miei confronti sono totalmente infondate. È un tentativo di attribuirmi interessi personali che respingo con forza”.

Soprattutto, definisce “gravissima e politicamente diffamatoria” la frase del sindaco secondo cui «qui tutti vengono a cercare poltrone». “Un’affermazione del genere — aggiunge — offende me e tutti i consiglieri che svolgono il proprio ruolo con serietà. Ognuno ha il proprio lavoro, la propria dignità professionale. Non permetto a nessuno di insinuare che il nostro impegno sia motivato da ambizioni personali“.

Poi la smentita secca: “Non ho mai avanzato richieste di incarichi né per me né per altre persone. Le mie scelte politiche sono sempre state trasparenti e autonome“. Da qui la richiesta: “Chiedo che il sindaco fornisca prove concrete. In assenza, pretendo scuse pubbliche: queste insinuazioni ledono la mia integrità personale e istituzionale“.

Collemi rivendica la natura politica della sua scelta di passare all’opposizione: “Ho scelto l’opposizione per ragioni esclusivamente politiche e amministrative: mancanza di collegialità, gestione decisionistica, allontanamento dagli impegni presi con i cittadini“.

Sulle parole di Spadola, la consigliera aggiunge: “Non posso nascondere il mio profondo imbarazzo. Mi vergogno che la città sia rappresentata da chi ricorre a simili metodi per screditare il dissenso. Rosolini merita un confronto serio e rispettoso. Continuerò – conclude – a esercitare il mio ruolo con rigore e trasparenza. Il sindaco ponga fine alle illazioni e riporti il dibattito sui fatti”.

 

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