
Eremo di Croce Santa, alberi secolari spiantati, l’amministrazione: “Non sappiamo dove siano”, l’opposizione: “Inaccettabile”
Dove sono gli alberi secolari spiantati dall’Eremo di Croce Santa? La domanda è stata posta con chiarezza in consiglio comunale. La risposta dell’amministrazione è arrivata, altrettanto chiaramente: non lo sappiamo.
“In questo momento non lo so. Non so dove sono posizionati. Se ne è occupata la ditta. La custodia del cantiere è dell’impresa”. È questa la risposta fornita in aula consiliare dall’assessore ai lavori pubblici Gino Cavallo alla domanda dei consiglieri di minoranza su dove si trovino attualmente gli alberi secolari spiantati dall’Eremo di Croce Santa in cui al momento si stanno portando avanti i lavori di mitigazione del rischio idrogeologico.
Il tema è emerso durante la seduta di ieri, dedicata alle interrogazioni consiliari. Tra queste, una richiesta formale dell’opposizione chiedeva chiarimenti precisi sia sulla gestione del materiale di risulta proveniente dal cantiere sia sulla gestione degli alberi secolari coinvolti nei lavori. Nel primo caso l’assessore Gino Cavallo ha chiarito che l’impresa conferisce parte del materiale di risulta alla ditta Turlà di Rosolini. Per conoscere però nel dettaglio “quale parte è stata riutilizzata e quale conferita in discarica” , come chiesto dall’opposizione, “risponderò per iscritto, con i formulari di conferimento dell’impresa”– ha risposto l’assessore.
Per quanto riguarda gli alberi, l’opposizione ha chiesto di sapere “quanti sono stati espiantati, dove si trovano adesso, in quali condizioni e chi se ne sta occupando. Parliamo di alberi secolari, carrubi e ulivi, che non possono essere trattati come materiale di risulta. Se non si interviene per tempo, rischiamo di perderli per sempre”.
L’assessore ha confermato che gli alberi non sono stati ancora ripiantati e che verranno ricollocati “secondo le indicazioni progettuali”, ma non ha fornito informazioni su dove si trovino attualmente né chi ne garantisca la cura e la sopravvivenza. “Tutto ciò che accade nel cantiere è sotto la responsabilità dell’impresa” – ha dichiarato in aula – “non sappiamo dove siano adesso gli alberi, ma forniremo il prima possibile i dettagli richiesti”.
La questione ha generato tensione in aula. “Non è accettabile – ha replicato l’opposizione – che il Comune di Rosolini, ente competente sul territorio, non sappia dove si trovano i propri alberi secolari. L’Eremo non è un’area qualunque: è un luogo identitario. È un dovere amministrativo e culturale garantire la tutela di ciò che ci appartiene. Se non ci sono controlli, il rischio è che gli alberi siano già compromessi”.