
Frasca (C.A.S. Rosolini): “Due milioni di crediti, penali retroattive, disparità nei costi di gestione e nessuna risposta. Scrivo al Prefetto”
Una lettera aperta inviata alla stampa indirizzata al Prefetto di Siracusa Chiara Armenia, a firma di Alessandro Frasca, gestore del Centro di Accoglienza di Rosolini, per denunciare presunte irregolarità e mancanza di trasparenza nella gestione dei servizi di accoglienza per migranti nel territorio siracusano. Dopo mesi di silenzi, diffide e sit-in, Frasca ha scelto la via della denuncia pubblica per sollevare interrogativi su procedure amministrative, penali retroattive e disparità nei costi di gestione.
Di seguito il testo integrale della lettera.
“Sua Eccellenza, mi vedo costretto a rivolgermi a Lei mediante la pubblicazione di questa lettera aperta, per denunciare quelle che reputo delle azioni poco chiare, che stanno compromettendo la trasparenza e la sostenibilità del sistema di accoglienza nel nostro territorio.
Nonostante i numerosi tentativi di dialogo e le comunicazioni formali, inviate anche tramite PEC da me e dal mio legale, e una diffida specificamente indirizzata alla Prefettura, non ho ricevuto altro che un muro ai miei proclami e alle mie invocazioni.
Le problematiche che sollevo non riguardano solo la mia attività, ma toccano direttamente l’interesse pubblico, coinvolgendo, a mio avviso, il mancato rispetto delle regole nei mei confronti.
Primo punto riguarda una chiara inosservanza delle direttive, nonché il provvedimento del Prefetto Giovanni Signer del 15.01.2025, che prevedeva l’effettuazione di una procedura di gara europea sopra soglia europea, procedura che è stata disattesa, e altre due procedure concluse e revocate.
L’aggiudicazione del servizio presso il Porto di Augusta il 23 luglio 2025 al nostro Cas è stata formalizzata solo il 12 ottobre 2025, dopo mie sollecitazioni e diffide tramite P.E.C.. Tutto ciò è avvenuto in un clima di totale assenza di comunicazione istituzionale, culminato in un silenzio che ritengo incomprensibile.
Ho anche ricevuto una visita ispettiva alle 7 del mattino presso il mio centro per il controllo delle presenze, visita che ritengo sia stata effettuata e richiesta da personale della Prefettura senza alcuna formale autorizzazione. Nonostante questo la verifica effettuata ha portato a risultati scontati con la totale regolarità delle presenze nel centro.
Come secondo punto metto a conoscenza S. E. di una serie di penali retroattive applicate dopo oltre sette mesi dall’effettuazione del servizio, che a mio avviso, e a quello dei miei legali, sono illegittime.
In particolare, il 22 luglio 2025 ricevo contemporaneamente tramite P.E.C. ben cinque penali relative ai servizi effettuati dal mese di novembre 2024 al mese di Marzo 2025, con percentuali maggiorate di volta in volta. La prassi, e la Legge, prevedeva l’invio delle penali riferita a ciascun mese, così da avare la possibilità eventualmente di adeguare il servizio reso in conformità alle richieste del D.E.C. cosa non avvenuta. Non avendo ricevuto alcun documento fino al 22 luglio, ritenevo che le mie controdeduzioni, inviate sempre regolarmente, fossero esaustive, come era sempre accaduto. Ancor più grave, le prescrizioni mi sono state notificate il 10 settembre 2025 con la pretesa che venissero applicate retroattivamente a partire da Aprile 2025. Inoltre, tali prescrizioni del mese di settembre 2025 sono state emesse da un Funzionario che, da quanto mi risulta, era in servizio come R.U.P. fino al 14 Aprile 2025, data di ultimazione dell’appalto.
Peraltro, il D.E.C. inviata, sempre tramite P.E.C., il 13.08.2025 delle contestazioni relative ai mesi di aprile-maggio 2025 C.A.S. Rosolini e maggio 2025 C.A.S. Hotel Siracusa, avendo la mia società 5 giorni di tempo per controdedurre. È mai possibile ricevere contestazioni per 3 rendicontazioni contemporaneamente nel periodo indicato?
Tutto questo quando dal mese di novembre 2024 il nostro centro vanta crediti per i servizi resi per circa 2.000.000 di €uro, tra il Centro di Accoglienza di Rosolini, inclusa la gestione dell’Hotel Siracusa per 5 mesi.

Per questo e altro i dipendenti, ad oggi regolarmente pagati, si sono chiesti il perché di questa situazione. Avrà sicuramente visto che l’1 dicembre è stato promosso dai dipendenti del nostro Centro di Accoglienza un sit-in pubblico davanti la sede della Prefettura, senza alcun riscontro, se non di essere deriso dal vice-Prefetto e da due dirigenti. Dopo quel sit in ho ricevuto ulteriori penali relative ad Aprile, Maggio e Giugno 2025, applicate con percentuali sei volte superiori rispetto alle precedenti, eppure per 11 anni il Centro di Accoglienza di Rosolini ha operato in perfetta sinergia con la Prefettura senza ricevere penali. Nell’ultimo periodo, invece, le penali non si contano più. Perchè?
Tutto questo quando la mia struttura, secondo convenzione, opera con una retta giornaliera di 30,16 euro per migrante (escluso kit e poket money), senza considerare il ribasso di gara, mentre per altre strutture, come l’Hotel Siracusa, il costo effettivo per migrante è di circa 50 euro al giorno per la Prefettura, poiché include un affitto di €uro 63.000,00 mensili, oltre a tutte le utenze a carico della Prefettura. Questo comporta un aggravio mensile di oltre 54.000 euro per ogni 100 migranti ospitati. Quindi nelle strutture di proprietà dell’Ente Gestore, come nel caso del C.A.S. di Rosolini o di altri, che sostengono autonomamente tutti i costi di gestione, senza alcun supporto aggiuntivo, si ha un risparmio notevole.
Eccellenza, non si tratta solo di una questione personale. È in gioco la correttezza e la dignità di chi, come me, lavora con serietà e trasparenza in un settore delicato e complesso sin dal 2014.
Chiedo, se S.E. lo ritiene, che venga fatta piena luce e si ristabilisca chiarezza dei servizi di accoglienza.
Sua Eccellenza, visto la stima nei suoi confronti Le annuncio che ho proceduto a muovermi come da Lei suggerito in un piccolo incontro con lei e il suo autista nell’androne delle scale della Prefettura. Nel fare questo ho anche promosso una serie di diffide per gli interessi moratori dal novembre 2024 che configurano un danno erariale per le casse dello Stato.
Concludo questa mia lettera con una nota personale: nel 1986 mio padre, ex sindaco di Rosolini, scrisse un libro: “Il fenomeno mafia nel mezzogiorno”. Dedicò quel libro a me e mia sorella e ho fatto sempre fede di agire nel rispetto delle regole e della legalità. Ed è questo che oggi mi spinge a scriverla pubblicamente sapendo di trovare in Lei un giusto interlocutore.
Confido in un Suo intervento risolutivo e resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Con ossequi, Alessandro Frasca
Gestore del centro di accoglienza Frasca Alessandro S.a.s.”.
Il nostro giornale rimane aperto per qualsiasi replica sull’argomento.







