
Gerratana ufficializza le dimissioni: “Lascio il consiglio, costruiremo alternativa”
Il consiglio comunale di Rosolini, ieri sera, si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo dell’ex assessore e ex consigliere Franco Arangio. “Un amico, un uomo che ha dato tanto alla nostra comunità”, così lo hanno ricordato i consiglieri comunali con molti dei quali, Arangio, ha condiviso intensi percorsi politici.
Una commozione palpabile che ha reso difficoltoso il passaggio all’ordine del giorno, e cioè la relazione del sindaco per il periodo che va da ottore 2023 a ottobre 2024. La relazione è stata criticata dall’opposizione per carenze nella gestione del personale, ritardi nei cantieri, mancanza di strategie per lo sviluppo del territorio e scarsa trasparenza sui risultati concreti ottenuti.
Il consigliere Piergiorgio Gerratana ha ufficializzato le proprie dimissioni, annunciando che non tornerà più nel ruolo di consigliere comunale in futuro. Nel suo discorso ha ricordato i 17 anni di attività in consiglio e denunciato quello che ha definito «un lento declino della città» criticando il ritardo nei cantieri pubblici, il degrado delle periferie e l’assenza di un progetto identitario per Rosolini: «Se ci limitiamo a galleggiare con interventi ordinari, la città perde abitanti, servizi e opportunità». Ha aggiunto: «Continuerò a lavorare fuori dal consiglio per costruire un’alternativa seria, insieme ai colleghi di opposizione, affinché la città possa avere un futuro diverso».
Il sindaco Spadola ha risposto con toni duri, definendo l’intervento di Gerratana «un bellissimo comizio che ho visto che è stato registrato, tra il pubblico, dal segretario del Pd Basile» e lanciando una provocazione politica: «Se il Partito Democratico non presenterà un candidato sindaco, sarà un fallimento per la città». Ha difeso la gestione della sua amministrazione, elencando progetti realizzati o avviati, dai lavori di messa in sicurezza del Vallone Ristallo-Masicugno, alla ristrutturazione delle scuole, fino agli interventi sulle case popolari. «Le piccole manutenzioni – ha aggiunto Spadola – sono l’ABC della politica. Senza queste, una città non può funzionare».
Tirato in ballo in consiglio comunale, il segretario del Pd Tonino Basile, invia alla redazione la sua replica all’attacco del sindaco.
«Il sindaco ha ragione a lanciare il guanto di sfida e a individuare nel Partito Democratico il suo avversario – scrive Basile . È vero, siamo alternativi e rappresentiamo un’idea di politica diversa. Il Pd si candida a testa alta per offrire l’unica alternativa a questo degrado culturale, politico e sociale che la sua amministrazione rappresenta. Noi scenderemo in campo. E invitiamo anche il sindaco a fare altrettanto e a ricandidarsi per il secondo mandato, rompendo con la prassi, ormai consolidata in questo comune, di non permettere ai sindaci di ricandidarsi. Ha lei l’autonomia di ricandidarsi senza dover chiedere il permesso a nessuno?»
Già da tempo Piergiorgio Gerratana ha annunciato che si sarebbe dimesso. Ieri il discorso ufficiale di chiusura, ma il consiglio comunale è stato aggiornato al 22 settembre. Quella del 22 settembre sarà quindi l’ultima seduta per il consigliere Gerratana, prima del subentro in aula di Davide Soli.