Il legale della Spatola, avv. Di Stefano: “Non è stata una rissa, la Spatola è stata aggredita con schiaffi e pugni”

Il legale della Spatola, avv. Di Stefano: “Non è stata una rissa, la Spatola è stata aggredita con schiaffi e pugni”

Pubblichiamo integralmente una richiesta di rettifica giuntaci in redazione dall’avvocato Natale Di Stefano, difensore della signora Letizia Spatola a seguito della notizia pubblicata ieri.

“Gentile Direttore, quale difensore della Sig.ra Letizia Spatola, in relazione all’articolo pubblicato il 15/09/2025 sulla edizione online del Corriere Elorino, dal titolo: “Tensione in pieno centro a Rosolini, rissa al Corso Savoia coinvolge Letizia Spatola”, la invito a pubblicare la seguente rettifica. L’articolo in questione è gravemente lesivo della reputazione della mia assistita. Per ben due volte viene citata la rissa: nel titolo e nel corpo del testo (“Le indagini sono in corso per accertare le responsabilità e comprendere le dinamiche della rissa”.) Non si comprende bene a quali fonti lei abbia attinto, ma la Sig.ra Spatola non ha partecipato ad alcuna rissa, espressione che anche nel linguaggio comune evoca la partecipazione di più persone, con ruolo attivo, ad una aggressione. La mia assistita è stata, al contrario, vittima di una aggressione, nella quale ha avuto un ruolo passivo, non avendo in alcun modo reagito, come documentato dai certificati medici che attestano le lesioni subite e confermato dalla testimonianza di una pedagogista forense che in quel momento la stava accompagnando. L’articolo da voi pubblicato è chiaramente frutto di un consolidato pregiudizio nei confronti della Sig.ra Spatola, come si evince dal fatto che lei non ha divulgato anche i nominativi degli aggressori. Eppure quei nomi le sono ben noti, avendo seguito il processo celebratosi in Corte d’Assise a Siracusa. Il fatto che le parti civili di quel processo abbiano aggredito l’imputata, in pieno centro a Rosolini ed in presenza di più persone, è circostanza da omettere? O l’omissione è dovuta al solo fatto che il nome della Spatola richiama il clamore mediatico a scapito della veridicità delle notizie che si pubblicano? Mi pare evidente che pubblicare la notizia del coinvolgimento in una rissa (condotta che costituisce reato) della mia assistita reca grave pregiudizio alla medesima, essendo sottoposta a misura cautelare le cui prescrizioni sono state sempre scrupolosamente osservate. Stravolgere i fatti, omettendo che la Spatola è stata presa a calci, schiaffi e pugni in pieno giorno ad opera di alcune parti civili, che non ha reagito affatto, che è stata costretta a rifugiarsi in un negozio vicino per evitare conseguenze peggiori, è frutto di mancanza di diligenza nella verifica delle informazioni. Spiace dirlo, ma il pregiudizio nei confronti di una donna ancora sotto processo ha avuto la meglio sui parametri minimi di verità e continenza della notizia. Per quanto sopra rappresentato, le comunico che la Sig.ra Spatola non assisterà più inerte, come fatto in passato, alla pubblicazione di notizie (e commenti dei suoi lettori) obiettivamente diffamatori, riservandosi di agire avanti la competente autorità giudiziaria per la migliore tutela dei suoi diritti.

Rosolini, 16 settembre 2025

Avv. Natale Di Stefano

 

Nota del direttore

Gentile Avv. Di Stefano,

in riferimento alla sua comunicazione del 16 settembre 2025, desideriamo informarla che accogliamo la rettifica richiesta e provvederemo a pubblicarla secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

Cogliamo l’occasione per chiarire alcuni aspetti. Respingiamo con rispetto l’accusa di pregiudizio nei confronti della Sig.ra Letizia Spatola. Il Corriere Elorino ha seguito con attenzione e continuità tutte le fasi del processo celebratosi presso la Corte d’Assise di Siracusa, conclusosi con una sentenza di primo grado. La nostra presenza in aula testimonia l’impegno della redazione nel garantire una copertura puntuale e documentata, sempre nel rispetto dei principi di veridicità e continenza. Pur non essendo giudici, come giornalisti abbiamo il dovere di informare e, nel farlo, ci siamo formati un quadro generale dei fatti, che abbiamo condiviso con cautela e responsabilità. Parlare di “pregiudizio” ci pare quindi non aderente al nostro operato, che ha sempre cercato di mantenere equilibrio e rispetto per tutte le parti coinvolte.

In merito all’episodio oggetto della rettifica, precisiamo che la nostra redazione è giunta sul posto nelle fasi finali e non ha assistito direttamente all’accaduto. Come riportato nell’articolo, “i dettagli dell’alterco non sono del tutto chiari” e “l’episodio doveva ancora essere chiarito nei suoi contorni”. Ci è stato riferito che l’accaduto ha coinvolto persone legate da rapporti familiari, ma le dinamiche restano oggetto di approfondimento.

La Sig.ra Spatola è certamente una figura nota per vicende giudiziarie di rilievo nazionale. Se nel nostro articolo vi è stata una formulazione che ha generato fraintendimenti, siamo disponibili a correggerla, sostituendo il termine “rissa” con “aggressione”, come da sua segnalazione. Riteniamo che ogni parte meriti tutela e che la giustizia debba fare il suo corso, anche nel racconto giornalistico.

Ci dispiace per ogni eventuale disagio causato e restiamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, con l’auspicio di mantenere un dialogo rispettoso e costruttivo.

Cordiali saluti,

Ferdinando Perricone

Direttore – Corriere Elorino

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