La giunta comunale approva l’anticipazione di cassa per 3,3 milioni di euro per evitare il blocco dei servizi nel 2026
Anche nel 2026 il comune di Rosolini farà ricorso all’anticipazione di tesoreria, una sorta di prestito a breve termine per far fronte alla grave mancanza di liquidità.
La decisione è stata presa dalla Giunta comunale l’11 dicembre 2025, su proposta del responsabile finanziario Vincenzo Modica, per evitare il rischio concreto di non riuscire a pagare stipendi, bollette, mutui e servizi essenziali come la raccolta dei rifiuti.
Il contesto è particolarmente difficile: Rosolini è in dissesto finanziario dal 2019 e si trova ancora in gestione provvisoria, in attesa che venga approvato un nuovo bilancio stabilmente riequilibrato. A peggiorare la situazione, come si legge nella delibera di giunta, ci sono stati ritardi nei trasferimenti da parte di Stato e Regione, oltre a un forte aumento dei costi energetici negli ultimi due anni.
Per legge, i Comuni possono chiedere un’anticipazione di tesoreria fino a un massimo di 3/12 delle entrate accertate in un anno precedente. Nel caso di Rosolini, l’ultimo bilancio approvato risale al 2018, e sulla base di quel documento il Comune potrà ottenere fino a 3,3 milioni di euro.
C’è però una possibilità di ottenere di più: una norma transitoria, valida fino alla fine del 2025, permetteva di salire fino a 5/12. La bozza della Legge di Bilancio 2026 prevede di prorogare questa possibilità fino al 2028, ma finché non sarà approvata, Rosolini ha deciso di restare prudente e attenersi al limite minimo. Tuttavia, ha inserito una clausola che permetterà di aumentare l’importo in un secondo momento, se la legge verrà confermata.
Il Collegio dei Revisori ha dato parere favorevole, pur esprimendo forte preoccupazione per la tenuta dei conti, soprattutto a causa dei rincari energetici. Intanto, per evitare blocchi nei pagamenti già dall’1 gennaio, la delibera è stata dichiarata immediatamente esecutiva.
