
L’eccellenza siciliana incontra la curiosità Americana: gli studenti dell’Università della Florida in visita all’Agriblea
L’azienda Agriblea, un gioiello dell’agricoltura siciliana, ha nuovamente ospitato un gruppo di studenti dell’Università della Florida, partecipanti a un programma di studio all’estero focalizzato sull’agroalimentare italiano.
La visita, che si è svolta questa mattina, si inserisce in un percorso educativo più ampio, iniziato nel 2007, che mira a far conoscere agli studenti americani le peculiarità e le eccellenze del settore alimentare italiano, in netto contrasto con l’approccio industriale e standardizzato a cui sono abituati.
Fondata nel 1998 da Gino Agosta, che continua ad avere un ruolo centrale nella gestione, Agriblea è un’azienda a conduzione familiare, giunta alla seconda generazione con le figlie Francesca e Rosy. Fin da subito, l’azienda si è specializzata nell’essiccazione al sole del pomodoro secco, riprendendo un’antica tradizione di famiglia e una ricetta delle “nostre donne”.
Il loro prodotto di punta è la “ciappa di pomodoro”, registrata nel 2004 presso la Regione Sicilia come Prodotto Agroalimentare Tradizionale. Agriblea è l’unica azienda in Italia autorizzata a produrre questo particolare pomodoro essiccato al sole, che si distingue per la sua forma piatta (“ciappa”) e per essere coltivato interamente nei loro 70 ettari di terreno, garantendo un prodotto biologico e di qualità certificata al 100%. La produzione annuale si aggira intorno ai 200.000 kg di pomodori, principalmente del tipo “San Marzano”” e “Ciliegino”.
L’impegno di Agriblea per la sostenibilità è evidente nelle loro pratiche agricole. Utilizzano la rotazione dei terreni, la doppia coltura con leguminose o grano per rigenerare il suolo. Dal 2015, l’azienda è “plastic free”, impiegando pacciame biodegradabile a base di mais. Inoltre, per ottimizzare l’uso dell’acqua, adottano l’irrigazione a goccia supportata da sensori di umidità che indicano il grado perfetto di idratazione necessario al pomodoro. L’essiccazione al sole, un processo naturale, richiede anche misure specifiche per proteggere i pomodori da uccelli e altri animali, con l’uso di trappole per striscianti, volanti e roditori.
Il programma “Study Abroad” dell’Università della Florida, organizzato con il supporto di Riccardo Lo Bianco (docente presso l’Università di Palermo con un background di studi negli Stati Uniti), è un’iniziativa multidisciplinare. Gli studenti provengono da diversi corsi di laurea, tra cui scienze dell’alimentazione, nutrizione, dietetica ed economia, e talvolta anche da campi meno attinenti come filosofia o fisica, spinti dal puro interesse.
Il viaggio comincia in Sicilia, con tappe nelle province di Trapani, sull’Etna e nelle zone di Avola e Siracusa, per poi proseguire nel nord Italia, in Veneto, con momenti dedicati anche al turismo come una visita a Venezia. L’obiettivo principale è esporre gli studenti al concetto di “territorialità” dei cibi, un’idea completamente diversa dalla standardizzazione industriale americana. Dopo circa 20 giorni di viaggio, i ragazzi cominciano a percepire la “dimensione familiare dell’azienda” e l’importanza della qualità e della tipicità rispetto alle grandi produzioni.
“Agriblea è una tappa fissa del programma fin dal 2007 -afferma Riccardo Lo Bianco-. Dalla prima volta ad oggi abbiamo riconosciuto nell’azienda la mentalità aperta e innovativa di Gino Agosta, un esempio raro di imprenditoria che abbraccia la tecnologia e la precisione, come dimostrato dall’uso dei sensori per l’irrigazione. Le visite sono un’esperienza trasformativa per i giovani studenti. Alloggiando e mangiando in agriturismi, hanno l’opportunità di sperimentare cibi e sapori diversi. Molti di loro, pur partendo con idee preconcette o stereotipi sull’Italia e la Sicilia, finiscono per “aprire gli occhi” e scoprire la reale attenzione e cura poste nella produzione di cibi di qualità. Anche la degustazione di vini, come quelli di Planeta, contribuisce a educarli sul legame tra territorio e prodotto, portandoli a sviluppare un palato più critico e a disdegnare i vini di bassa qualità”.
Per Agriblea, ricevere queste visite è fonte di grande gratificazione. La famiglia Agosta percepisce queste occasioni come una conferma della loro “eccellenza” e “un’opportunità unica per mostrare agli studenti l’alta qualità e la genuinità dei loro prodotti, in particolare la “ciappa di pomodoro”, con l’ambizione di portarla sulle tavole di tutto il mondo”.