
Marina di Marza, famiglia salvata dalle correnti: ancora allarme vicino ai frangiflutti
Ennesima tragedia sfiorata, ieri mattina, 21 agosto, a ridosso dei frangiflutti di Marina di Marza, al km 9, dove un gruppo di rosolinesi, tra cui Grace Vaccaro, Gina Roccasalvo, Salvatore Catalano e Peppe Cataudella, ha salvato una famiglia che stava rischiando di annegare.
La causa è nota e ricorrente: le fortissime correnti di ritorno causate dai massi frangiflutti, installati per fronteggiare il fenomeno di erosione del luogo.
La famiglia di turisti, padre, madre e due adolescenti, stava facendo il bagno quando la corrente li ha sorpresi, trascinandoli verso i frangiflutti.
Peppe Cataudella è stato il primo a tuffarsi in acqua per aiutarli ma le correnti erano troppo forti. Nel frattempo Grace Vaccaro, Salvatore Catalano, Gina Roccasalvo e altri residenti hanno fornito indicazioni dagli scogli guidando la famiglia con urla e gesti.
Il padre e uno dei figli, assieme a Cataudella, hanno seguito le indicazioni si sono lasciati trasportare dalla corrente verso la parte destra della scogliera, riuscendo così a mettersi in salvo. La madre e la figlia hanno seguito il consiglio di aggrapparsi ali scogli e sono stati poi raggiunti e recuperati dal gruppo di soccorritori.
La zona è da anni nota per incidenti simili: già nel 2018 e nel 2019 diverse persone, tra cui molti bambini, furono salvati dai vorici creati dai frangiflutti. Lo scorso anno, un’altra famiglia fu salvata grazie alla prontezza dei residenti. Già nel 2018 Legambiente Ispica segnalò il rischio legato alle correnti di ritorno e alle buche nei pressi dei massi, chiedendo maggiore sorveglianza alle autorità competenti.
Ad oggi le tragedie sono state evitate solo grazie all’interventi spontaneo di residenti e altri cittadini. Il timore però è forte: senza misure strutturali e una sorveglianza adeguata, prima o poi, dicono i testimoni, “ci scappa il morto”.