Rosolini, 75 presenze alla Pastasciutta Antifascista: l’ANPI cresce, accoglie le differenze e rinnova l’impegno per la pace

Rosolini, 75 presenze alla Pastasciutta Antifascista: l’ANPI cresce, accoglie le differenze e rinnova l’impegno per la pace

Settantacinque persone, una tavolata lunga di idee, volti e generazioni. Ieri, venerdì 25 luglio, al ristorante “Il Faretto” di Rosolini, la sezione rosolinese dell’Anpi ha celebrato la sua seconda Pastasciutta Antifascista. L’iniziativa rievoca il gesto dei fratelli Cervi che, nel 1943, offrirono chili di pasta burro e parmigiano per celebrare la destituzione di Benito Mussolini.

Ad aprire la serata è stato l’intervento di Paolo Covato, presidente dell’Anpi di Rosolini, che ha prima ripercorso la storia del 25 luglio, e illustrato poi con orgoglio la crescita dell’associazione. “Siamo nati meno di tre anni fa. Alla fine del 2022 contavamo 21 iscritti, nel 2024 siamo arrivati a 31, oggi siamo già 47, con il tesseramento ancora aperto. Molti degli iscritti sono giovanissimi, sono il nostro orgoglio e rappresentano il futuro dell’associazione”.

Ma non è solo la crescita numerica a colpire: è la natura composita e pluralista del gruppo, che si distingue come spazio autentico di confronto, oltre le appartenenze. “L’ANPI non è un partito – ha affermato Covato – ma una casa comune. E la nostra sezione lo dimostra: ne fanno parte iscritti del Movimento 5 Stelle, del Partito Democratico, della sinistra radicale, di tradizione repubblicana. È un bene. Perché ci ascoltiamo. Perché ognuno conserva la propria identità, ma qui, su questo terreno, ci incontriamo. Ci unisce la memoria, ci lega una responsabilità comune”.

L’incontro ha riunito alcune rappresentanze dell’ANPI provinciale con la presenza di Adriana Canclini (vicepresidente della Federazione Provinciale ANPI di Siracusa), di Fausto Scifo (presidente ANPI Noto), e Sofia Corallo (presidente ANPI Ispica). A loro si sono affiancati, in spirito di dialogo aperto, Filippo Scerra (Movimento 5 Stelle), Piergiorgio Gerratana (segretario provinciale del Partito Democratico), Seby Zappulla (segretario provinciale di Sinistra Italiana) e Vincenzo Pirosa (CGIL).

Tra i momenti più intensi, il richiamo alla tragedia di Gaza e alla necessità di non restare in silenzio. “Non dimentichiamo Gaza – ha detto Covato. – Quando ci pensiamo, non è l’indifferenza che ci colpisce, ma l’impotenza. Eppure abbiamo fatto decine e decine di manifestazioni per la pace, in questi mesi. Abbiamo camminato, alzato cartelli, parlato forte. E ci troviamo davanti governi che rispondono con una lettera. Ma noi non ci arrendiamo. La pace non è un’illusione: è un dovere della coscienza”.

L’intonazione collettiva di “Bella Ciao”, a fine serata, non è stata un semplice rito, ma una dichiarazione limpida di continuità storica, un modo per ricordare che la Resistenza – oggi – si declina in molti modi: nel costruire comunità, nel custodire la pluralità, nel difendere la pace.

“L’ANPI è questa cosa qui – ha concluso Covato – capace di tenere insieme le differenze, luogo di confronto e unità. A Rosolini è una realtà che continua a crescere, a radicarsi e costruire legami veri.  Le battaglie non sono finite. E noi, con umiltà e tenacia, ci saremo”.

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