
Rosolini, consiglio comunale del 29 luglio: precario equilibrio, accuse incrociate e rinvio
Il Consiglio Comunale di Rosolini si è svolto ieri tra tensioni e una fragile parità numerica che ha segnato ogni fase della seduta. Presenti esattamente 8 consiglieri di maggioranza e 8 di opposizione, il rischio che il confronto si trasformasse in uno stallo era dietro l’angolo.
Il Consiglio è iniziato con un primo tentativo vano, senza numero legale, e si è aperto solo dopo la sospensione e la riconvocazione. Il sindaco ha ringraziato l’opposizione, ammettendo implicitamente che senza il loro apporto la seduta non avrebbe potuto svolgersi.
L’opposizione ha denunciato la mancanza di una vera maggioranza, accusando la presidenza di gestire le convocazioni senza coinvolgimento e di agire come portavoce esclusiva della maggioranza. Dal canto suo, la maggioranza aveva già definito l’opposizione “disfattista” in un comunicato stampa firmato dalle consigliere Concetta Cavallo e Luigia Di Stefano, accusa prontamente respinta dall’opposizione in aula, che ha sottolineato il proprio impegno a garantire il funzionamento dell’ente.
Dopo un acceso dibattito, è stata approvata una mozione d’ordine per procedere con l’ordine del giorno, ma nessuna delle interrogazioni, mozioni e interpellanze all’ordine del giorno è stata discussa: l’opposizione ha deciso di rinviare la trattazione al 5 agosto, richiedendo la presenza dei dirigenti dei settori coinvolti, per avere risposte tecniche – oltre che polotiche – puntuali e circostanziate.
L’unico punto approvato è stata la variazione di bilancio per far fronte all’aumento dei costi energetici. Il presidente del nuovo Collegio dei Revisori, Giuseppe Salvatore Livolti, ha letto un parere favorevole, sottolineando però le “forti preoccupazioni” sulla tenuta degli equilibri di bilancio nel medio-lungo termine e la necessità di un “monitoraggio costante”.
Tre ore di seduta, dunque, per un solo voto, che conferma la profonda crisi politica del consiglio: una maggioranza che non ha più numeri certi e un’opposizione decisa a far pesare la propria voce.