Antenna 5G, l’ex sindaco Incatasciato: “Grave che il Comune non si sia difeso” e lancia una proposta al deputazione regionale

Antenna 5G, l’ex sindaco Incatasciato: “Grave che il Comune non si sia difeso” e lancia una proposta al deputazione regionale

Si continua a parlare dell’antenna 5g installata a 80 metri dall’Istituto S. Alessandra.

A esprimersi è l’ex sindaco di Rosolini, Pippo Incatasciato, in “qualità però – scrive – di cittadino e genitore”.

Incatasciato è infatti uno dei firmatari, assieme ad altri 131 cittadini, della petizione protocollata qualche giorno fa al Comune di Rosolini e inviata al Prefetto di Siracusa per richiedere la sospensione immediata dell’antenna. Oggi Incatasciato, proprio in tema di antenna, intende lanciare anche una proposta alla deputazione regionale.

Il testo integrale: 

Vi scrivo da cittadino, da genitore e probabilmente interpreto il pensiero di tanti altri genitori, con i quali peraltro ho condiviso una petizione popolare.

Sono rimasto esterrefatto di fronte alla circostanza che il Comune di Rosolini ed il Sindaco non si siano costituiti davanti al TAR per difendere le ragioni della nostra popolazione scolastica di Rosolini. Capiamo bene che si è deliberatamente omesso di tutelare la salute, peraltro dei più piccoli, il bene più prezioso per una comunità.

Ebbene oggi il giudizio pende davanti al CGA che non è escluso che possa confermare la pronunzia del giudice di primo grado, sostanzialmente dando il via libera all’attivazione dell’antenna 5G.

Ebbene la L. n. 36/2001 attribuisce alle Regioni il potere di legiferare in materia (individuazione dei siti, definizione dei tracciati etc) ed affida ai Comuni le funzioni di vigilanza sanitaria e di controllo ambientale, anche previa adozione di apposito regolamento.

La Regione siciliana non ha ancora legiferato in materia, per cui sarebbe utile venga presentato un disegno di legge ove siano tracciate le linee guida per l’individuazione dei siti idonei ad allocarvi le antenne 5G e similari e l’obbligo dello spostamento dei tralicci delle antenne e similari, indipendentemente dai valori irradianti, per liberare le aree sensibili (in primis i plessi scolastici) e inserire forti sanzioni sia per chi non rispetta questo obbligo che per tutti quelli che non lo fanno rispettare.

Non è possibile consentire che circa 800 persone, tra alunni e docenti, frequentino una scuola a ridosso di una antenna 5G che ogni istante, ininterrottamente, produrrà inquinamento elettromagnetico.

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