Commercianti allo stremo a Rosolini: “I nostri sacrifici hanno un senso solo se ci sono controlli seri. Prefetto dove sei?”

“I nostri sacrifici non servono a nulla perchè i contagi a Rosolini continuano ad aumentare. Chiediamo un intervento urgente del Commissario e del Prefetto perchè a Rosolini il buon senso è andato a farsi benedire. Ognuno fa quello che vuole, la gente gioca a carte nei bar, e noi continuiamo a rimanere con le saracinesche chiuse. Per cosa?”.

I commercianti di Rosolini sono ormai allo stremo. Dopo la protesta di un piazzaiolo di piazza Garibaldi che sembra essere passata quasi inosservata dalle istituzioni, il disagio dei commercianti di Rosolini è arrivato a livelli di esasperazione. Non chiedono aiuti in termini economici, chiedono semplicemente di ritornare alla normalità nel più breve tempo possibile, un ritorno alla normalità che però sembra allontanarsi dopo il continuo aumento dei contagi a Rosolini arrivati oggi a quota 129. Solo nell’ultima settimana i contagi hanno superato quota 90, un dato che porterà inevitabilmente a prorogare la “zona rossa” in città attualmente imposta fino al 14 aprile.

“Abbiamo organizzato una video conferenza tra di noi -afferma un commerciante- anche perchè a Rosolini la nostra classe politica ha pensato bene di sfiduciare il sindaco in questo momento infelice. E questa infelicità non è più sostenibile dai commercianti, in quanto si è capito che il problema non è la chiusura delle attività. Per questo abbiamo richiesto un incontro con il commissario che si svolgerà domani“.

I commercianti chiedono, soprattutto, un serio controllo del territorio.

“Tra di noi c’è chi esce da Rosolini due-tre volte a giorno per lavoro -aggiungono-, ma di controlli non se ne vedono. La domenica a Rosolini i supermercati rimangono chiusi e si va tranquillamente a Ispica a fare la spesa. Ma dove sono i controlli? Il nostro appunto non è contro i carabinieri di Rosolini che, chiudendo alle 20, fanno quello che possono. Vogliamo puntare l’attenzione sul fatto che noi possiamo rimanere chiusi anche altri 3 anni ma la curva dei contagi non si abbasserà perchè il buon senso a Rosolini è andato a farsi benedire e i controlli per presidiare il territorio non sono sufficienti. Chiediamo un intervento del Prefetto per abbassare la curva dei contagi in città rafforzando i controlli. Se è necessario che si faccia intervenire l’esercito, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, per presidiare seriamente una città che, attualmente, è “zona rossa” solo di facciata. E a quel punto sì che i nostri sacrifici avranno un senso“.

E l’ultimo appunto sulla classe politica rosolinese: “In piena pandemia si è pensato di far decadere un sindaco. Dove sono i consiglieri che hanno sfiduciato il sindaco? Di cosa si stanno occupando? Stanno pensando alla campagna elettorale? Al ricorso? Quì c’è gente che quotidianamente fa sacrifici ma nessuno sembra preoccuparsene. Nessuno prende posizione, nessuno ne parla. Siamo allo scatafascio. Dove sono i nostri deputati, i nostri rappresentanti. Dov’è l’assessore regionale all’Economia?”.

Ad unirsi al “grido di dolore” dei commercianti è il Movimento Orgoglio Partite Iva che pensa ad azioni aclatanti: “Siamo prontissimi ad accogliere tutti i commercianti rosolinesi che si sono stancati di subire questi soprusi. Siamo pronti a scendere in piazza con loro e nel frattempo siamo disponibili a mettere a loro completa disposizione la nostra struttura organizzativa -dice il coordinatore provinciale Vincenzo Monello e il coordinatore cittadino Salvatore Garaffa-. Non è più tempo di aspettare e di stare a guardare. È il momento di farsi sentire e di unire le forze affinché tutto questo finisca al più presto”.

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