“Conoscere per non dimenticare”, lo spettacolo dei bambini sulla Shoah che arriva ai cuori dei grandi

“Conoscere per non dimenticare”, lo spettacolo dei bambini sulla Shoah che arriva ai cuori dei grandi

Il rischio di “dimenticare” è sempre dietro l’angolo e a “ricordarcelo” sono proprio i più piccoli recitando l’orrore della Shoah in maniera semplice ma toccante e significativa. I ragazzi del gruppo “Attori per caso” dell’Istituto Comprensivo “Sant’Alessandra” hanno sicuramente raggiunto l’obiettivo arrivando ai cuori delle persone più grandi con la loro interpretazione “Conoscere per non dimenticare” che si è svolto stamattina al cineteatro di Santa Caterina. Ieri gli “Attori per caso” erano stati i protagonisti del recital in una scuola di Pachino interpretato al teatro “San Corrado”, riscuotendo grandi apprezzamenti e complimenti.

Diretti ottimamente dalle insegnanti referenti del progetto teatro Rosangela Avveduto e Oriana Lauretta, i piccolo attori hanno intrattenuto i presenti per circa un’ora ripercorrendo il tragico periodo storico che ha portato anche in Italia alle leggi razziali e allo sterminio del popolo ebraico prendendo come riferimento la vita di Liliana Segre, nominata nel 2018 senatrice a vita dal presidente Sergio Mattarella.

“La memoria fa parte di un essere umano ma se dimentichiamo spazziamo via i nostri ricordi e la discriminazione prende il sopravvento sul nostro essere umano -ha ricordato il valido dirigente scolastico Salvo Lupo-. Noi non vogliamo dimenticare ma ripartire perchè la vera natura del nostro essere umano possa essere sottolineata”.

Presente al recital anche il sindaco di Rosolini Giuseppe Incatasciato e l’assessore alla pubblica istruzione Rosina Collemi.

“In questa periodo di morte e torture ricordiamo anche il dato positivo di quelle persone che hanno salvato interi vagoni di vite umane. Purtroppo ancora oggi ci permettiamo di giocare alla contrapposizione, all’odio: non è vero che è tutto finito perchè il seme del male c’è sempre ed è pronto a prendere il sopravvento. Bisogna andare oltre alla diversità che ci possono dividere”.

Aprire un dialogo con l’istruzione è l’auspicio dell’assessore Collemi: “Coloro che firmarono quelle leggi razziali non erano ignoranti ma persone istruite. Per questo l’istruzione ci deve sempre condurre ai principi di uguaglianza”.

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