Consiglio Comunale, Luigi Calvo sul rientro in Maggioranza: “No grinfie da vecchia politica, ma unità di intenti”

Consiglio Comunale, Luigi Calvo sul rientro in Maggioranza: “No grinfie da vecchia politica, ma unità di intenti”

Sindaco, personalmente voglio ringraziarlo per aver compreso il nostro grido d’allarme, perché la gestione della cosa pubblica in quel momento ci stava portando nelle mani dei lupi silenziosi che stavano già gustando l’odore della preda

Era tra i 4 consiglieri che nel bel mezzo di una pandemia, a marzo avevano dato forfait alla Maggioranza, dichiarandosi indipendenti e dando vita a una crisi politica nel periodo più nero per la città, e oggi, dopo essere inaspettatamente rientrato in Maggioranza, lo scenario a cui stiamo assistendo è completamente capovolto. 

 

Il Consigliere Luigi Calvo, eletto nella lista Piazza Civica, passato successivamente al gruppo “Forza Rosolini” e da qualche settimana a “Forza Italia”, che fino ad oggi – come tutti gli altri – non aveva chiarito il perché di certe scelte effettuate in piena emergenza Covid19 e motivato la successiva risoluzione della crisi politica, durante la seduta di aggiornamento del Consiglio Comunale di ieri sera, e nello specifico all’interno del dibattito sul punto “Comunicazione del Sindaco a seguito della nomina della nuova giunta comunale”, ha giustificato l’abbandono a effetto domino dalla Maggioranza, come un gesto scaturito da mugugni interni e dalle prese di posizione centripete assunte dal Sindaco Incatasciato,  specie in piena fase d’emergenza da lui gestita in modo autoreferenziale e personale. E se questa scelta di “separarsi” dalla Maggioranza in una prima fase era stata sofferta, quella di rientrare si è presto trasformata in un dietrofront  rapido e indolore con tanto di assessori di riferimento per ognuna delle parti.

Un incantesimo magico? O i tipici retroscena da Palazzo, dove il “compromesso della poltrona” precede la possibilità di governare la città?

 

È risaputo che le magie esistono sono nella favole, ma qualche dubbio ci sorge sulla seconda opzione. Sia mai!

Chiarisce il consigliere Calvo, rivolgendosi con toni decisi e convinti al civico consesso e a tutta la città:  “In questo momento la scelta più facile era rimanere indipendenti, invece abbiamo scelto la strada più difficile, il bene del paese per togliere finalmente i cittadini dalle grinfie della vecchia politica, dai vecchi intermediari politici, e in quel momento – riferendosi alla loro scelta d’indipendenza -,  quel modo del Sindaco di gestire l’emergenza, ci stava portando a far emergere nuovamente quella vecchia politica. Ero politicamente deluso,  perché mi rifiutavo di pensare che un progetto nato per far ripartire la città sotto il profilo sociale ed economico stava andando in fumo per mancanza di dialogo. Ma la  condivisione, l’unità di intenti, l’umiltà,  la lungimiranza devono essere quotidianamente coltivati, attraverso i quali è possibile superare ogni forma di egoismo e di demagogia spicciola. Allora noi 4 consiglieri, partendo da questi concetti, abbiamo esortato il Sindaco a fermarsi un attimo e a riflettere, abbiamo ritenuto giusto e opportuno sederci attorno a un tavolo per confrontarci, in modo schietto, sincero e anche duro, ma sempre propositivo, guardando sempre il bene dei cittadini e smorzando eventuali incomprensioni che c’erano stati e ci sono stati negli ultimi mesi, è inutile negarlo. Questo atteggiamento ci ha portato a fare un passo indietro, e capisco che in politica è difficile farne, ma noi siamo i nuovi e riusciamo a fare anche questo”.

 

E se la logica della vecchia politica avrebbe raddrizzato il tiro e riportato l’equilibrio semplicemente con un Assessorato in cambio, questa nuova politica “Assessorati non ne ha richiesti” ma è  stata “la coalizione di Maggioranza a decidere che tutte le forze politiche avessero un rappresentante in Amministrazione e quindi abbiamo indicato un nostro nome – precisa il consigliere – nella massima trasparenza, senza nascondere nulla”.

“È questa la realtà dei fatti”, conclude Luigi Calvo, ma il beneficio del dubbio non riusciamo proprio a non concedercelo. Di contro, ci auguriamo però che il famigerato e decantato bene per la città, che di questi quadretti ne è stato storicamente vittima, sia davvero l’obiettivo da raggiungere e il fine ultimo  di questa Amministrazione Comunale.

 

 

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