Coronavirus – In Sicilia screening seriologico per contrastare il contagio: le categorie che ne usufruiranno

Coronavirus – In Sicilia screening seriologico per contrastare il contagio: le categorie che ne usufruiranno

Al via in Sicilia lo screening epidemiologico con l’utilizzo di test seriologici e/o quantitativi per contrastare e monitorare l’andamento del contagio da Covid-19

L’iniziativa, avviata dal governo Musumeci dopo il parere del Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza Covid-19 nell’Isola, è stata disposta per individuare quei soggetti che, potenzialmente, possono rappresentare una fonte di contagio, in previsione del graduale allentamento delle misure contenitive.

Lo ha reso noto la Regione Siciliana tramite apposita circolare diramata dall’Assessorato della Salute alle “Aziende del Ssr, alle strutture sanitarie private accreditate e agli Ordini provinciali dei medici e degli odontoiatri, ai nove prefetti all’Anci Sicilia e al provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria“.

Nel suddetto documento, vengono esplicitate le categorie dei soggetti che verranno sottoposti ai test e le misure di Sanità Pubblica, volte a individuare in maniera precose e interrompere tempestivamente le catene di contagio, ricercandole, in particolare, tra la popolazione maggioramente a rischio e tra coloro che siano venuti in contatto con il virus ed abbiano conseguentemente sviluppato una risposta immunitaria.

I test seriologici, saranno di due tipi, qualitativi e quantitativi, e serviranno alla rilevazione di anticorpi IgG e IgM anti-Sars-Cov2, e ovviamente saranno complementari al tampone rinofaringeo, che continuerà ad essere adoperato per i soggetti sintomatici, paucisintomatici, per coloro che sono entrati in contatti con persone positive al virus e per tutti i cittadini individuati dalle circolari del ministero della Salute e dalle ordinanze del presidente della Regione. La somministrazione dei test sierologici, invece, si differenzierà per categorie di popolazione, così come definito dal Comitato tecnico-scientifico regionale.

Il test quantitativo per la ricerca degli anticorpi, verrà effettuato:

  • Sul personale dei Covid Hospital, dei reparti dedicati alla cura del Covid e dell’emergenza sanitaria (compresi tutti gli operatori della Seus).
  • Sui dipendenti delle strutture di ricovero pubbliche e private non Covid. 
  • Sul personale delle Usca (Unità sanitarie di continuità assistenziale) e delle Asp impegnato nell’esecuzione dei test, sui medici di Medicina generale e pediatri di libera scelta e sugli operatori dei Presidi di continuità assistenziale.
  • Sui ricoverati e su personale delle Rsa, delle Cta, delle Case di riposo. 
  • Sui medici in servizio nelle carceri, sugli agenti della polizia penitenziaria e sui detenuti.

I test rapidi qualitativi con card, invece, seguiranno un preciso ordine di priorità:

  • Forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza e Polizia locale), Vigili del fuoco, i militari delle Forze armate destinati a fronteggiare l’emergenza Covid e il personale che deve recarsi nelle isole minori per motivi di lavoro.
  • Un target di cittadini residenti o domiciliati all’interno delle “zone rosse” di Agira, Salemi, Troina e Villafrati. 
  • Volontari impegnati nell’emergenza sanitaria e sul personale dell’amministrazione giudiziaria.
  • Dipendenti della Grande distribuzione organizzata, dei negozi alimentari e di altri esercizi commerciali autorizzati all’apertura nel periodo di lockdown.

Inoltre, tutte le Asp istituiranno un presidio in ogni distretto per l’esecuzione del test ai cittadini individuati nelle categorie, ovviamente tutte le strutture dotate di proprio personale medico, biologo o tecnico abilitato, potranno ritirare i kit presso l’Asp territorialmente competente, eseguire i test e inviare i dati al dipartimento di prevenzione di riferimento.

Infine, anche i professionisti privati che operano nell’ambito sanitario potranno eseguire il test in autonomia a tutela dei propri pazienti.

 

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