Coronavirus, primo caso a Rosolini, parla il figlio: “Mia madre negativa al tampone, adesso tocca a noi”

Coronavirus, primo caso a Rosolini, parla il figlio: “Mia madre negativa al tampone, adesso tocca a noi”

Non è in terapia intensiva il rosolinese ricoverato all’Umberto I di Siracusa trovato positivo al coronavirus. Risponde bene alle cure anche se la situazione è tenuta sotto stretta osservazione.

A darci notizie è uno dei figli, che al momento è in attesa di effettuare il tampone, esame che invece è stato già effettuato alla moglie del 65enne, risultato “negativo”.

Mio padre è rimasto nella sua abitazione, a Rosolini, con la febbre per alcuni giorni -dice-, e da quando sono tornato da Palermo, in via precauzionale, abbiamo deciso di non stare a contatto con lui. Non vedo i miei genitori da 13 giorni. Con il persistere della febbre mia madre ha accompagnato mio padre all’Umberto I, non prima però di chiamare i numeri preposti. A mio padre è stato eseguito il tampone e stamattina si è avuto l’esito: positivo. Sta bene, non è in terapia intensiva, anche se la situazione è tenuta sotto stretta osservazione. Il tampone effettuato a mia madre, invece, è risultato negativo. Adesso tocca a noi: sono in attesa di effettuare gli esami così come altri familiari.

Sono arrivati anche a me i messaggi vocali che girano sui social. Quando questa emergenza che al momento ci tocca da vicino sarà passata ci muoveremo di conseguenza. Adesso voglio solo dire a mio padre che gli voglio un mondo di bene e di farsi forza. Coraggio papà“.

Insomma la famiglia in questione è la prima a vivere in prima persona il drammatico momento che ha colpito con veemenza tutta Italia. Un caso che ci ricorda che l’emergenza è reale e non va mai sottovalutata.

Alla cittadinanza il monito è sempre lo stesso: evitare di uscire da casa se non per estrema necessità.

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