Dipendenti comunali: approvata la delibera per lavorare da casa

Dipendenti comunali: approvata la delibera per lavorare da casa

Da ora in poi al Comune di Rosolini si può conciliare vita lavorativa e personale, richiedendo di lavorare da casa. Come? Con il telelavoro.

“Grande gesto di civlità” rivolto a chiunque si trovi in difficoltà o fisicamente e materialmente impossibilitato, il telelavoro è una modalità di prestazione di lavoro svolta da un/una dipendente in un qualsiasi luogo ritenuto idoneo (esterno alla sede di lavoro) dove la prestazione sia tecnicamente possibile.

Con la seduta del 31 ottobre, la Giunta Comunale ha deliberato la “Disciplina per l’utilizzo del Telelavoro per i dipendenti Comunali” e approvato il relativo regolamento“.

Considerato che il Comune di Rosolini – si legge nel documento – intende avviare la sperimentazione del telelavoro, al fine di rendere più efficiente l’organizzazione dell’Ente e, nel contempo, di favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro personale, nei limiti delle risporse di bilancio disponibili e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, ha ritenuto opportuno approvare una tale Disciplina, per consentire al personale dipendente interessato di usufruire di tale modalità di esecuzione della prestazione lavorativa allo scopo di conciliare le esigenze della produzione con quelle della persona e della cura della famiglia”.

Con tale istituto si mira a garantire quindi il raggiungimento degli obiettivi dell’Ente anche mediante nuove e diverse forme di flessibilità lavorativa e nel contempo offrire ai lavoratori una diversa modalità di prestazione del lavoro, che comunque salvaguardi in modo efficace il sistema di relazioni personali e collettive espressive delle sue legittime aspettative in termini di formazione, crescita professionale, informazione e partecipazione al contesto lavorativo.

Come funziona?

Nell’ambito degli obiettivi fissati annualmente negli strumenti di programmazione dell’Ente i Dirigenti/Titolari di P.O., d’intesa con il responsabile dei sistemi informativi, possono definire i progetti telelavorabili, individuando le attività, i tempi di realizzazione, le procedure, gli strumenti informatici, gli interventi formativi, l’orario di lavoro, le tipologie professionali richieste, i criteri di verifica, le risorse finanziarie e la durata del progetto stesso. Tali progetti dovranno essere approvati dalla Giunta Municipale.

La durata di prestazione in telelavoro non può essere inferiore a sei mesi né superiore a quella indicata nel progetto, rinnovabile su preventiva domanda. Il/la dipendente addetto/a al telelavoro può richiedere per iscritto e motivandolo di essere reintegrato/a nella sede di lavoro originaria prima che sia decorso il termine di cui sopra. La cessazione anticipata dovrà essere autorizzata dal dirigente o responsabile del progetto.

Chi può farne richiesta?

  • Potranno essere autorizzati al telelavoro un numero massimo complessivo di 3 dipendenti (tre) sulla base dei progetti presentati, previo parere del Dirigente del Settore di appartenenza.
  • L’ adesione del lavoratore all’istituto del telelavoro ha in ogni caso carattere volontario;
  • Nel caso in cui il numero delle richieste superi quello delle autorizzazioni definite, sarà formulata un’apposita graduatoria, trasmessa per informazione alle OO.SS. e R.S.U. nel rispetto della normativa sulla privacy, secondo i seguenti criteri e punteggi:
  1. Disabilità fisica, debitamente certificata, tale da rendere disagevole il raggiungimento del luogo di lavoro (punti 5);
  2. Grave patologia in atto debitamente certificata (punti 3);
  3. Esigenze di cura e assistenza, debitamente certificate, a figli o coniugi con disabilità psico-fisica o nei confronti di familiari conviventi (punti 1);
  4. Presenza di figli minori fino ad anni 12 (punti 0,5);
  5. Nel caso di richiesta di telelavoro presentata da un/una dipendente per disabilità fisica o per assistenza a figli, coniuge o familiari conviventi, l’autorizzazione sarà concessa previa acquisizione del parere del medico competente dell’Amministrazione.
  6. Nel caso in cui non vi sia alcun progetto di telelavoro disponibile presso il Settore di appartenenza del/la dipendente richiedente, lo stesso/a potrà, limitatamente al periodo di autorizzazione, prestare la propria attività per un progetto di telelavoro presentato da altro Settore.
  7. La proroga al telelavoro viene autorizzata dal Dirigente del Servizio Personale su richiesta del dipendente, che deve essere inviata almeno 20 gg prima della scadenza, previa autorizzazione del responsabile del progetto telelavoro a cui deve essere allegata relazione dettagliata delle attività svolte nel periodo di autorizzazione.
  8. La prestazione lavorativa in telelavoro non è compatibile con forme di lavoro aventi particolari indennità legate all’effettiva presenza del dipendente presso il Servizio.

La finalità dell’introduzione di questa nuova modalità di organizzazione del lavoro, sono basate, in parole povere,  sull’utilizzo della flessibilità lavorativa, sulla valutazone per obiettivi e la rivelazione dei bisogni del personale dipendente che, a questo riguardo, assumono rilievo in merito a una politica di:

  • Valorizzazione dell risorse umane e razionalizzazione delle risorse strumentali disponibili dell’ottica di una maggiore produttività ed efficienza.
  • Responsabilizzazione del personale dirigente e non.
  • Riprogettazione dello spazio di lavoro.
  • Promozione e più ampia diffusione dell’utilizzo delle tecnologie digitali.
  • Rafforzamento dei sistemi di misurazione e valutazione delle performance.
  • Agevolazione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

 

 

 

 

 

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