Giuseppe Blandino terzo classificato al Premio Letterario Storico “Voci dall’Abbazia”

Giuseppe Blandino terzo classificato al Premio Letterario Storico “Voci dall’Abbazia”

Con la poesia “L’urlo del silenzio” Giuseppe Blandino si è classificato al terzo posto alla seconda edizione del Premio Letterario Storico “Voci dall’Abbazia”. Il riconoscimento è stato consegnato nel corso della cerimonia di premiazione, avvenuta lo scorso 29 luglio presso l’Abbazia dei SS Pietro e Paolo d’Agrò in Casalvecchio Siculo, Messina, alla presenza di un folto pubblico, della giuria, di cui è presidente Gianni Bonina, del sindaco Marco Saetti e di altri rappresentanti del mondo della politica e della cultura.

Di seguito la motivazione del terzo premio alla poesia “L’urlo del silenzio”: “Carica di un ermetismo musicale calibrato sin dal titolo sulle suggestioni di un ossimoro, la breve e fulminante lirica si offre a interpretazioni soggettive e si articola in tre momenti liberamente deducibili: l’ululato di un lupo, l’urlo della terra e l’impeto di un’onda marina, tre fonti di rumore che sono motivo di silenzio cosmico nel quale il mondo terracqueo appare caduco e mortifero. La natura è causa del proprio male non meno dell’uomo moderno che la viola e tuttavia l’onda che va a morire sugli scogli è incosciente di tenere in vita la perla preziosa che insabbia. I rivolgimenti della sfera naturale incrociata con l’attività umana danno il senso di una metamorfosi sospesa tra vita e finitudine, più propensa a incutere paura e innescare un processo entropico che nulla sembra risparmiare, salvo nutrire la speranza che, senza saperlo, la rigenerazione è negli stessi fenomeni involutivi. Il mondo si salverà davanti ai suoi spettri, nonostante l’estirpazione dell’innocenza e l’ineleganza delle emozioni”.

Giuseppe Gallato

 

L’urlo del silenzio

Non per il pane

dà i brividi il sudore,

è l’ululato dei lupi

che annebbia la vista,

dissoda terre inviolate

ed estirpa l’innocenza della fatica

raschiando i colori fulgidi

dall’orizzonte.

Tace l’urlo sincero della terra

sotto la veemenza

di chi indossa abiti d’oro

e va verso un vicolo cieco

senza l’eleganza delle emozioni.

Inconscia d’insabbiare

la perla preziosa,

impetuosa corre l’onda

ad infrangersi e a morire

nella scogliera.

                                 Giuseppe Blandino

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