I consiglieri di Opposizione disertano la prova generale del Consiglio in streaming

I consiglieri di Opposizione disertano la prova generale del Consiglio in streaming

Si è concluso poco fa il test di prova generale del software per la gestione in videoconferenza delle sedute in streaming del Consiglio Comunale.

Previsto e programmato dal Presidente del Consiglio, Piergiorgio Gerratana, l’appuntamento telematico ha visto radunare presidente, tecnici comunali, responsabile della Segreteria, Sindaco Incatasciato, organi di stampa e i presidenti delle Commissioni Consiliari Cristina Chindemi e Pietro Assenza, per testare il funzionamento del sistema, attraverso la convocazione di una seduta informale.

I consiglieri di opposizione Annamaria Cataudella, Saro Modica, Luigi Calvo, e il vicepresidente del Consiglio, Lorena Gerratana, anch’essi convocati in qualità di presidenti di Commissione, hanno disertato l’appuntamento, confermando il loro dissenso verso la decisione di voler convocare un consiglio comunale in streaming.

Qualche giorno fa, si ricorderà, gli 11 consiglieri di Opposizione, hanno visto respingere dal Presidente Gerratana, una proposta da loro avanzata in merito alla convocazione in forma fisica del consiglio comunale. Il Presidente, mediante un apposito comunicato di diniego, aveva spiegato le diverse motivazioni che lo hanno portato a rigettare questa richiesta, negazione legittimata in primis dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri, del 31 gennaio 2020, dello stato di emergenza su tutto il territorio nazionale per un periodo di sei mesi (fino al 30 luglio 2020).

Ma, nonostante questo, non si sono presentati, convinti più che mai della loro presa di posizione.

Il consiglio comunale non può essere così esautorato, quello è il luogo della discussione aperta e democratica – hanno spiegato unanimi i 4 consiglieri assenti, interpellati da noi – ci saremmo aspettati, infatti, che il Presidente, prima di prendere decisioni in solitaria, avesse richiesto a tutti noi un confronto per sviluppare, insieme, soluzioni comuni, aderenti all’emergenza in corso e che avessero messo magari d’accordo tutti; invece, ci si limita ancora una volta, a convocare il massimo organismo decisionale senza nessuna comunicazione condivisa“.

“Ci è stato detto che non si può pretendere che ciascuno dei partecipanti alla seduta a vario titolo, metta a rischio la propria salute – hanno continuato – ci chiediamo allora come mai si sia aspettato così tanto prima di convocare una seduta di Consiglio, specie durante una crisi così drammatica dove il civico consesso dovrebbe avere il dovere di far avvertire con costanza e concretezza la propria presenza”.

E in effetti  l‘ultima adunanza consiliare è datata il 18 dicembre 2019, e c’è peraltro chi, come la consigliera indipendente Annamaria Cataudella, si chiede anche: “perché aspettare maggio per poter utilizzare una modalità telematica, tra l’altro spendendo 1200 € per l’acquisto del software, e non decidere di usare un tale sistema subito dopo l’aggravarsi della crisi a marzo, testando come prova una delle tante piattaforme gratuite ed evitare così ulteriore spreco di risorse?“. 

I suddetti consiglieri, per queste motivazioni, quindi, hanno inteso “sabotare” la seduta prova di consiglio in streaming, e intendono farlo ancora se il Presidente non cambierà direzione: “Le misure di sicurezza e di distanziamento sociale – ribadiscono -, sia in aula consiliare che trovando un altro luogo più spazioso, si possono rispettare comunque. Non intendiamo avallare l’ennesimo atto teso a calpestare la vita democratica della nostra città ”.

Il Presidente Piergiorgio Gerratana ha così commentato la loro assenza: “L’assenza di questi consiglieri comunali era prevista e scontata per questa sera, e non mi sconvolge affatto. Io penso che il progresso non si possa fermare e quindi, o volontariamente, o contro la volontà di qualcuno, questo è il sistema che dobbiamo utilizzare da qui in avanti, almeno fino a quando l’emergenza sarà conclusa e poi capire come sfruttarlo al meglio in futuro“.

Durante la seduta prova, sono state illustrati dai tecnici tutti gli strumenti che consentiranno ai consiglieri comunali di esprimere un voto segreto o palese, presentare atti, firmare emendamenti, submendamenti e verbali, un portale ben strutturato quindi, che potrebbe tornare utile anche alle altre realtà, come le riunioni di Giunta o altre circostanze comunali.

Si tratta di una modalità nuova e delicata – ha precisato a tal proposito Gerratana, che ha insistito anche sulla presenza della stampa locale per avere contezza della funzionalità della modalità -, perché parliamo di atti ufficiali, di sedute che devono avere tutte le caratteristiche previste dalla legge, per cui pensare nel bel mezzo dell’emergenza di poter fare un Consiglio e di utilizzare qualsiasi piattaforma informatica, non avrebbe risposto a quei requisiti di certezza che invece questo sistema ci dà e che abbiamo oggi constatato”.

Una piattaforma necessaria“, ha esortato il Sindaco Incatasciato che, solo quando verrà convocata la prima seduta ufficiale online (i primi di maggio), sempre se ci sarà il numero legale per poterla fare, vista l’irremovibilità dell’Opposizione, tutti potremo apprezzare o meno, perché verrà regolarmente trasmessa in diretta sul sito istituzionale e sarà come sempre visibile a tutti i cittadinni che vorranno seguire l’assemblea.

 

 

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