I “Rosolinesi in Piemonte” al “Parlamento Subalpino” nel Museo del Risorgimento Italiano

I “Rosolinesi in Piemonte” al “Parlamento Subalpino” nel Museo del Risorgimento Italiano

Sotto la guida del presidente Salvatore Petriglieri, sabato 18 marzo 2017, i soci hanno visitato il “Museo del Risorgimento italiano ospitato dal 1938 nel Palazzo Carignano, o Palazzo dei Principi di Carignano, edificio storico nel centro della città di Torino, pregevole esempio di architettura barocca piemontese. Insieme a Palazzo Reale e a Palazzo Madama fa parte dei più importanti edifici storici della città e, come questi, è parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude.

Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano è il più antico e noto museo di storia patria, l’unico a essere “nazionale” per importanza, ricchezza e rappresentatività delle collezioni.

Il museo ospita nelle sue 30 sale oltre 2.500 pezzi che riguardano l’Unità d’Italia. La tipologia dei reperti presenti è molto varia: armi, vessilli, uniformi, documenti a stampa e manoscritti, e opere figurative. Cimeli interessanti e rari riguardano il periodo napoleonico, i moti rivoluzionari del 1821, l’opera politica e diplomatica di Camillo Cavour e la vita di Giuseppe Garibaldi.

Il posto d’onore del Museo è certamente rappresentato dalla Camera dei deputati del Parlamento del Regno di Sardegna (conosciuto anche come “Parlamento subalpino”), monumento nazionale sin dal 1898 e unico esempio originale al mondo delle aule parlamentari istituite dopo le rivoluzioni del 1848. La Camera dei deputati del Parlamento subalpino, attiva dal 1848 al 1860, è ancor oggi intatta e con l’arredamento originale così com’era nel 1860 quando cessò di funzionare, compresi gli scranni originali occupati all’epoca dai parlamentari più importanti (CavourMassimo d’AzeglioCesare BalboVincenzo Gioberti e Giuseppe Garibaldi) che sono oggi contraddistinti da coccarde tricolori.

“Mi è sembrato di tornare indietro di oltre 50 anni – ha commentato emozionato Salvatore Petriglieri – e rileggere nei libri di scuola fatti, luoghi e personaggi, quasi dimenticati, che hanno fatto la storia del nostro paese”.

Alla fine della visita la soddisfazione dei soci, per l’interessante esperienza vissuta, si è conclusa con la promessa unanime di proseguire nella scoperta delle bellezze del territorio torinese e piemontese.

Carmelo Portelli

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