Il 15 e 16 marzo si vota per il sindaco a Rosolini

Il 15 e 16 marzo si vota per il sindaco a Rosolini

Il 15 e 16 marzo, dopo un anno di commissariamento, finalmente nelle sezioni 2 e 16 si tornerà alle urne per dare una svolta alla vita politica e amministrativa della nostra città.
I candidati, ormai lo sappiamo, sono tre: Pippo Incatasciato infatti, che in questa nuova tornata elettorale è alleato con Giovanni Giuca, non ha potuto togliere il proprio nome dalla scheda elettorale pur non avendo alcuna possibilità di diventare sindaco in base al “principio di conservazione” sancito dalla sentenza del Tar di Catania. Infatti, se Incatasciato dovesse arrivare al ballottaggio con Corrado Calvo, quest’ultimo diventerebbe automaticamente sindaco con un mandato di tre anni. A questo punto, basterebbe votare Incatasciato per evitare il ballottaggio del 29 e 30 marzo e assegnare a Corrado Calvo la poltrona di sindaco, e difatti sono insistenti le voci che parlano di voti di “solidarietà” verso Incatasciato.
Ed è per questo che Pippo Incatasciato ha deciso di compiere il passo estremo di allearsi con Giovanni Giuca con l’obiettivo di evitare “strumentalizzazioni” sul suo nome per favorire Corrado Calvo: «siamo pronti a confrontarci apertamente per vincere queste elezioni -afferma Giuca-. Se vogliono adottare lo stratagemma di votare Incatasciato per vincere al primo turno, lo facciano pure, ma questo è sintomo di paura a rimettersi al giudizio degli elettori in un ballottaggio. Abbiamo messo in essere l’alleanza per smascherare il modo di fare scorretto dei nostri candidati, e questa ne è la prova».
Anche il terzo candidato a sindaco, Pinello Gennaro, invita a condurre queste elezioni in maniera trasparente ed onesta: «Quello che sta succedendo è scandaloso -afferma infatti Gennaro-. Corrado Calvo dica pubblicamente che farà votare Pippo Incatasciato e se lo farà, vorrà dire che ha paura di rimettersi al giudizio degli elettori. Se ha le carte in regola, se ha amministrato bene, se è vittima di un ricorso, perché non si fa votare e prende 10.000 voti invece di far votare sottobanco Incatasciato?».
Un ultimo avvertimento arriva da Pippo Incatasciato: «Nel caso in cui si dovesse verificare una mia vittoria al primo turno, fondata sull’inganno -ha infatti dichiarato-, penso proprio che porremo i giusti rimedi all’autorità giudiziaria»
Ecco la situazione di partenza dei tre candidati senza i voti delle sezioni 2 e 16: Corrado Calvo 3.035 voti, Giovanni Giuca 2553 e Pinello Gennaro 2156, Pippo Incatasciato 2533. Nel 2013 ad andare al voto nelle due sezioni furono circa 1.200 elettori per una percentuale del 70%.
Il mandato elettorale durerà tre anni se ad arrivare al ballottaggio sarà Pippo Incatasciato, perchè in base al principio di conservazione Corrado Calvo tornerà ad amministrare la città. Se invece al ballottaggio con Corrado Calvo dovessero andare Giovanni Giuca o Pinello Gennaro, chi dei tre venisse eletto sindaco avrebbe un mandato di cinque anni.

Giovanna Alecci

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