Il Covid a Rosolini non ha avuto origine dal Basket, tutti “negativi” i tamponi sugli atleti della Corant

La notizia del giovane studente dell’istituto agrario di Rosolini risultato positivo al test del Covid 19 ha messo in apprensione anche il mondo sportivo ed esattamente quello del basket. Lo studente in questione, infatti, è anche un atleta della “Corant Basket” e proprio nel periodo in cui è risultato positivo ha partecipato ad una seduta di allenamento nella palestra dell’Istituto “La Pira” con la sua squadra di riferimento.

Proprio per evitare situazioni di diffusione del virus, infatti, la Corant ha sempre adottato precauzioni nella suddivisione degli allenamenti, con i diversi gruppi che si avvicendano dopo un intervallo di 15 minuti che servono per sanificare il materiale utilizzato dal gruppo precedente.

“Abbiamo saputo della positività dell’atleta dalla sua famiglia -dicono i responsabili della Corant-, e di conseguenza abbiamo attivato tutti i protocolli di legge. Di concerto con l’Asp sono iniziate le indagini e sono state avvisate le persone che hanno avuto contatti con il giovane. La squadra di appartenenza all’atleta risultato positivo è stata messa in quarantena fiduciara per 14 giorni e sono stati effettuati i tamponi risultati tutti “negativi”. I tamponi saranno ripetuti a fine quarantena. La dirigenza della Corant, che ha sempre utilizzato i dispositivi di sicurezza, era stata esonerata dall’Asp dal fare il tampone, ma abbiamo voluto farlo per scrupolo personale. Tamponi risultati negativi”.

Il giovane risultato positivo è in buona salute, asintomatico, e anche i membri della sua famiglia sono risultati “negativi” al tampone.

“Ci sentiamo di rassicurare le famiglie e la cittadinanza -concludono-. L’associazione ha sempre rispettato tutti i protocolli di sicurezza, evitando, tra l’altro di utilizzare gli spogliatoi anche per prevenire possibili diffusioni. Inoltre abbiamo contattato la ditta DTTeam di Siracusa che ha sanificato minuziosamente la palestra “La Pira” dove i vari gruppi si allenano. Lavoriamo in stretto contatto con l’Asp e il sindaco di Rosolini e vogliamo sottolineare come il fatto che tutto il gruppo sia risultato negativo al test, prova che le cause del contagio devono ricercarsi altrove e non nella nostra attività sportiva. E chiaro che questa esperienza ci porterà ancora di più a stare attenti perchè il virus è reale e si combatte solo con il rispetto delle regole da parte di tutti”.

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