Investe e uccide il figlio di 3 anni con l’auto, tragedia ad Asti in una famiglia di origini rosolinesi

Investe e uccide il figlio di 3 anni con l’auto, tragedia ad Asti in una famiglia di origini rosolinesi

Un tragico incidente ha colpito ieri una famiglia di origini rosolinesi emigrati da tempo prima ad Alessandra e poi a Viarigi, in provincia di Asti. A perdere la vita un bimbo di 3 anni, ucciso involontariamente dal padre che stava effettuando una retromarcia con il suo Pick up.

Secondo quando si apprende dalle cronache dei giornali nazionali, il padre, S.C., 40 anni, allevatore trasferitosi ormai da circa 10 anni nella zona, aveva caricato i due figli di 6 e 3 anni sul mezzo per portarli nella zona di pascolo a poche decine di metri dalla sua abitazione. Nel tragitto, a causa del terreno sconnesso, i bambini sono stati sbalzati entrambi fuori dal pick up. Accortosi della caduta del figlio maggiore il padre ha azionato la retromarcia per soccorrerlo immediatamente ma nella manovra ha investito il figlio più piccolo colpendolo alla testa. Sarebbe deceduto sul colpo. Inutile è stato l’intervento dell’elisoccorso arrivato da Alessandria.

La procura ha disposto ulteriori accertamenti sull’esatta dinamica dell’incidente e sul corpo del piccolo che è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale di Asti.

Il padre era conosciuto a Viarigi come persona buona e genitore esemplare, dedito al lavoro e alla famiglia.

Così come riportano le cronache dei giornali locali: “Sono brave persone: è stata una vera disgrazia”, è il commento unanime degli abitanti di Viarigi. “Siamo tutti colpiti e scossi” ha detto il sindaco di Viarigi Francesca Ferraris. “Un uomo buono”, secondo i vicini, “in famiglia era un ottimo padre” affermano in paese.

La madre, 35enne incinta di sette mesi. La coppia, in attesa di una bambina, oltre al piccolo di tre anni, ha anche altri due figli. Da sempre allevava animali: prima pecore e capre, poi mucche da latte, col quale faceva formaggi.

E ieri doveva essere una tranquilla domenica di spensieratezza che purtroppo si è trasformata in un’atroce tragedia.

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