“Investire in solidarietà”, presentato al Ss. Crocifisso il nuovo calendario dell’Africa di Piero Gennaro

“Investire in solidarietà”, presentato al Ss. Crocifisso il nuovo calendario dell’Africa di Piero Gennaro

È stato presentato poco fa, nella Chiesa del Ss. Crocifisso, il nuovo calendario dell’Africa di Piero Gennaro.

“Investire in solidarietà” è il titolo scelto per quest’anno. Gli scatti di Piero nel nuovo calendario vogliono mostrare, questa volta, quanto è stato fatto, quanti lavori realizzati durante i suoi viaggi nella Repubblica Democratica del Congo “grazie alla solidarietà di tutti i rosolinesi“.

La copertina del nuovo calendario raffigura una bellissima bambina con i capelli raccolti in due codine, un sorriso fiducioso e due occhi brillanti e rassicuranti. Piero ci “traduce” in parole questo suo scatto: “Oltre alla drammaticità dell’Africa, c’è la speranza di una nuova vita. Oltre al dramma, c’è questa Africa, rappresentata da questa bambina, che lascia ancora ben sperare”.

Alla presentazione, moderata da Giuseppe Lorefice, hanno preso parte il sindaco Giovanni Spadola, il presidente del Consiglio Corrado Sortino, il Comandante della Polizia Municipale, Salvatore Latino, Don Luigi Vizzini, Don Giorgio Parisi e Don Alessandro Blandino.

Il calendario, stampato dalla tipografia Santocono, è stato sponsorizzato da Agriblea di Giorgio Agosta e Bioagricola Solarino.

Di seguito pubblichiamo un estratto dal numero del Corriere Elorino cartaceo di ottobre che racconta nei dettagli quanto, grazie alla generosità dei rosolinesi in tutti questi anni, è stato realizzato in Africa e come sono stati spesi i 13 mila dollari raccolti nell’ultimo anno per realizzare progetti concreti, alcuni conclusi, altri in fase di completamento, nella parrocchie di Manguredjipa (gemellata con la chiesa del SS. Crocifisso) e Masereka (gemellata con la Chiesa Madre).

Approfondimento. Estratto dal numero del Corriere Elorino cartaceo di ottobre. 

L’ultimo viaggio di Piero Gennaro in Africa è avvenuto nel 2019. Poi due anni di stop a causa della pandemia; due anni in cui Piero ha continuato comunque a mandare aiuti e a seguire con scrupolo, e per quanto possibile a distanza, i lavori che aveva cominciato.
Emozionatissimo, quest’anno è tornato nella “sua Africa”, quel lembo di terra raccontato tramite i suoi scatti che negli anni ha commosso, stupito e fatto riflettere sempre più rosolinesi al punto da trascinarli autonomamente, ad uno ad uno, in una raccolta fondi che ogni anno cresce a dismisura.
C’è chi acquista il calendario, contribuendo così alla realizzazione di progetti concreti nelle parrocchie di Manguredjipa (gemellata con la chiesa del SS. Crocifisso) e Masereka (gemellata con la Chiesa Madre); c’è chi dona magliette, penne, materiale scolastico e farmaci. Chi come Bioagricola Solarino sponsorizza il calendario e chi, come Giorgio Agosta di Agriblea, non solo sponsorizza ma contribuisce in maniera significativa per portare aiuti economici al fine di realizzare grandi progetti per i nostri fratelli africani. Grazie ai viaggi di Piero, ai suoi scatti, al suo essere umile e onesto mediatore con la nostra città, l’Africa si è avvicinata sempre di più in questi anni alla nostra Rosolini: una comunità che ha scelto, grazie al prezioso lavoro di Piero, di “investire in solidarietà”.


Quanto è stato fatto è tantissimo e “tanto -ci dice Piero- ancora c’è da fare”. Ma se oggi possiamo raccontare grandi progetti “è solo grazie a tutti i rosolinesi che scelgono di contribuire” – conclude. Arrivato nella nostra redazione Piero ci mostra le foto dei lavori realizzati grazie alla solidarietà dei rosolinesi e che troverete nel nuovo calendario. Tra le foto anche quella dell’amatissimo Nutella Party che Piero Gennaro ha pubblicato, durante la sua permanenza in Africa, anche sul suo profilo facebook.
Quest’anno sono stati raccolti più di 13 mila dollari, donati farmaci, materiale scolastico e magliette. Continua il programma di aiuto ai bambini malnutriti: quest’anno Piero ha donato 500 dollari all’ospedale pediatrico e acquistato pentole, thermos e bicchieri che sono stati richiesti dai medici e dal personale dell’ospedale.

Grazie ai soldi raccolti, sono stati consegnati 4mila dollari – donati dalle quattro parrocchie di Rosolini- alla struttura che accoglie bambini profughi e orfani che scappano da villaggi assaltati dai terroristi come Oicha e Eringeti, nella Provincia del Nord Kivu.

Sono stati spesi 2500 dollari per la costruzione del tetto della Chiesa di Ntoyo; altri 4000 dollari verranno usati per il completamente della sala polivalente; 760 dollari sono stati usati per la ristrutturazione della chiesa di Manguredjipa; e ancora sono stati completati i lavori alla centrale idroelettrica, il cui costo solo della turbina è stato di 3000 dollari più l’acquisto di cavi, alternatori e il costo della costruzione dell’invaso.
Enormi passi in avanti anche per l’istruzione: donati 4000 dollari che serviranno per la realizzazione di altre due classi, oltre alle due esistenti, nella scuola intitolata quest’anno a Monsignor Corrado Contarina, a Masereka . 3000 dollari, oltre a una cospicua quantità di materiale scolastico, sono stati consegnati alla Scuola Olelè Wasungu per la costruzione di altre due classi.
Tanti direttori si rivolgono a me e chiedono aiuto perchè hanno difficoltà enormi a costruire nuove classi. Grazie alla città di Rosolini – dice Piero Gennaro- nella scuola di Olelè Wasungu viene garantita l’istruzione primaria a ben 500 alunni iscritti che frequentano gratuitamente la scuola”.

Piero quest’anno è stato contattato da una comunità di Pigmei che hanno chiesto aiuto per la costruzione di una Chiesa, rivelatasi il primo esperimento di aiuto di questo gruppo etnico. La nascente chiesa servirà anche ai preti cattolici nell’opera di evangelizzazione.

Piero Gennaro è stato anche “mediatore” tra la Confraternita di San Corrado di Noto e la scuola Kasanga, nelle periferie di Butembo, in cui bisognava consegnare una somma di denaro da parte della Confraternita: “Ho trovato la scuola e ho consegnato l’aiuto economico che servirà per la costruzione di un’aula” – racconta Piero.

Enrica Odierna

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