La Commissione Cultura presenta le stele informative, ma era un progetto dei giovani della democrazia partecipata

La Commissione Cultura presenta le stele informative, ma era un progetto dei giovani della democrazia partecipata

L’idea è lodevole, la realizzazione lascia però qualche perplessità. Non tanto per gli errori di battitura in bella mostra (a firma della Commissione Cultura), ma per il messaggio che viene lanciato ai giovani che hanno partecipato alla democrazia partecipata.

Sarà lanciato domani, alle 12, il nuovo sistema di informazione turistica in città, voluto dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Commissione Cultura e Turismo e la sponsorizzazione delle Farmacie della città.  Una descrizione della Chiesa Madre, della torre civica dell’orologio della piazza, della fontana del Tritone, piazza Faustino Maltese, del castello e degli uffici del Principato di Rosolini e la Chiesa del Santissimo Crocifisso. Tutto corredato poi da un “QR Code” che si collega direttamente al sito del Comune di Rosolini, con tanto di foto panoramiche e traduzione in lingua inglese.

Un progetto al quale la Commissione “lavora da tempo”, ma che è stato realizzato proprio dopo la democrazia partecipata, in cui un gruppo di giovani avevano promosso proprio lo stesso progetto, anche se più ricco di particolari.
A sollevare il problema è il consigliere comunale Giovanni Spadola che non si spiega il perchè l’amministrazione abbia lasciato lavorare i giovani per pensare a un progetto all’interno della democrazia partecipata quando lo stesso era già in cantiere “da un anno” per questa stessa amministrazione.

“Come mai si è lasciato che alcuni giovani si spendessero per un progetto che era già nei piani dell’amministrazione comunale?” -dice il consigliere Giovanni Spadola-. “Dopo i lavoratori dei cantieri regionali di via Ronchi rimasti senza stipendio e con promesse a vuoto, questa è l’ennesima mancanza di rispetto verso i cittadini di Rosolini che pensano di partecipare ad una competizione democratica ed invece il finale era già scritto”.

Il progetto del “QRos Code” fu presentato nell’ambito della democrazia partecipata dal gruppo “Talè”. Furono però gli stessi fautori del progetto a ritirarlo per lasciare spazio all’idea “Scale cromatiche” del giovane Danilo Macauda, deceduto in un tragico incidente stradale. “Mentre i giovani facevano un passo indietro” -conclude Spadola-, “l’amministrazione stava già lavorando alla promozione della stessa idea. Che male c’era a comunicarlo apertamente? E poi vorrei capire di quale commissione cultura stiamo parlando. Da una Commissione con questo nome non mi aspetterei strafalcioni di battitura che devono essere letti dai turisti. Spero che lo sistemino prima dell’inaugurazione di domani”.
Il progetto sarà presentato domani alle 12 alla presenza del sindaco di Rosolini, Pippo Incatasciato, della Commissione Cultura e delle Farmacie che hanno sponsorizzato l’iniziativa.

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